Sabato 27 Aprile 2024

Serpente a due teste trovato in Liguria. De Cresi: “Ecco come lo abbiamo scoperto”. Ma è pericoloso?

Il rettile, “rarissimo”, è stato avvistato in Valle Scrivia da una referente del gruppo Zampe libere di cui l'esperto è coordinatore

Genova, 30 agosto 2023 – Un serpente a due teste, “innocuo ma rarissimo”,  è stato rinvenuto in Liguria, nell'entroterra di Genova. A darne notizia l'osservatore naturalista Ugo De Cresi che ha pubblicato le immagini dell'animale, una coronella austriaca avvistata in Valle Scrivia da una referente del gruppo Zampe Libere di cui l'esperto è coordinatore.

Il ritrovamento precedente risale al 2007, a Prato. Anche in quel caso si trattava di una Coronella bicefala.

Serpente a due teste (foto Ugo De Cresi)
Serpente a due teste (foto Ugo De Cresi)

“Tornando ancora indietro negli anni – scrive De Cresi  – occorre andare in Spagna per scoprire che nel 2001 fu scoperto un raro esemplare di Elaphe scalaris trovato da un contadino ad Alicante”.

Serpente a due teste, cosa sappiamo

Il serpente sembra appena nato. “L’animale è attivo – chiarisce il naturalista -, ma le funzioni vitali sono ridotte. In via primaria occorre considerare che la sua nascita è avvenuta nel momento in cui le temperature (soprattutto notturne) sono scese di oltre 10 gradi. Successivamente va tenuto conto delle difficoltà che hanno questi individui che nascono con un difetto di generazione gemellare omozigota. Le due teste sono completamente autonome”. Quindi è complesso quindi per questo esemplare anche solo decidere quale sia la direzione da prendere. L’organismo respiratorio e digerente è uno solo ma l’impulso di fame arriva a entrambe le teste che talvolta possono attaccarsi.

Approfondisci:

Animali abbandonati: sos specie aliene. Cosa sta succedendo

Animali abbandonati: sos specie aliene. Cosa sta succedendo

In alcuni casi ad alcuni serpenti in cattività affetti da policefalia è stato necessario coprire una testa per alimentare l’altra ed attendere che l’intestino digerisca la preda per non ingorgare gli stretti apparati intestinali”.