Martedì 30 Aprile 2024

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Turrini

Meglio chiarire subito, a scanso di equivoci. Diego Armando Maradona purtroppo è morto ormai da un pezzo. Con il brasiliano Pelé è stato il più grande calciatore di tutti i tempi e provare nostalgia per i suoi prodigi con il pallone è perfettamente legittimo. Solo che…

Solo che talvolta il rimpianto deborda e tracima, alimentando suggestioni clamorose. Insomma, è accaduto questo: sulla tv britannica Sky è andata in onda una intervista a un certo Liam Fox, vice allenatore del Dundee United, un club scozzese. Mentre questo tizio pontifica al microfono, beh, alle sue spalle sullo sfondo appare un calciatore intento ad allenarsi da solo. Per postura, capelli e movimento l’individuo in questione sembra dannatamente uguale al Pibe de Oro, all’eroe dei due mondi, che fuse Argentina e Napoli in un unico abbraccio…

Hanno ammazzato Diego, Diego è vivo, avrebbe gorgheggiato il cantautore Francesco De Gregori.

Sul web il frammento video si è diffuso alla velocità della luce. Non per la prima volta: durante l’ultima sfida tra Albiceleste di Leo Messi e la povera Nazionale di Roberto Mancini, una immagine rubata in tribuna palesò un sosia di Maradona con tanto di berrettino anti paparazzi. Era lui? Ovviamente e purtroppo, no.

Del resto, questo è il destino delle leggende, buone o terribili che siano. In Francia dopo Sant’Elena andarono avanti per decenni con i presunti avvistamenti di Napoleone Bonaparte. Nella seconda metà del Novecento in Germania prosperava la teoria secondo la quale Adolf Hitler mica si era suicidato nel bunker della Cancelleria, era vivo e vegeto, forse gestiva una fattoria in Sud America. Negli States inconsolabili fans non accettarono mai l’annuncio della prematura scomparsa, nel 1977, del re del rock and roll Elvis Presley: lo slogan “Elvis is alive”, corredato da tanto di fotografie farlocche, resiste tuttora. Oggi Elvis The Pelvis avrebbe ottantasette anni, nemmeno tantissimi…

In breve. Come diceva quel tale, non si dovrebbe mai morire. Anche solo per evitare che il prossimo continui a crederci vivi.