
Selen, nome d’arte di Luce Caponegro, 55 anni
Luce Caponegro, in arte Selen, una delle donne più desiderate d’Italia (e non solo) ha appena compiuto 55 anni. Auguri. "A una certa età è il momento giusto per fare un bilancio – che, se ci pensa, è un lancio fatto due volte. Se riguardo la mia vita penso di aver più pianto che riso, però è anche vero che mari tranquilli non hanno mai fatto un buon marinaio. Tutto quello che mi è successo mi ha forgiato come persona, e la Luce di oggi mi piace: ha forza ma anche delicatezza, determinazione e sensibilità".
Perché ha più pianto che riso? "Alcune cose me le sono cercate, altre mi sono capitate. Sono stata una delle pornostar più famose d’Europa. Ripensandoci oggi, ne avrei fatto a meno, ma allora ero una scapestrata, un cavallo matto, partire dall’hard corrispondeva alla follia che mi apparteneva in quel momento".
Si riferisce anche a quando è entrata in una comune sull’Appennino? "A quello, ma anche alle droghe di cui ho fatto uso. Non faccio l’ipocrita come molti, non dico che la usavo solo ogni tanto".
Droghe pesanti? "Di questo non voglio parlare. Altre sfortune mi sono capitate, anche quando filavo su binari dritti. Ho avuto relazioni sentimentali che mi hanno profondamente segnato. Ho cresciuto un figlio da sola, in un’altra relazione sono stata derubata, ho avuto un marito che se n’è andato con una di vent’anni di meno. Però, alla fine, queste sono le disavventure che mi hanno reso la donna che sono oggi e di cui sono orgogliosa".
Lei ha parlato di "evoluzione anche sessuale". Che cosa intende? "I nostri anni ’80-’90 sono stati anni fantastici di benessere e prosperità. Venivamo da un retaggio culturale che cercava di soffocare il sesso, un periodo restrittivo che viveva il sesso come tabù. Era meglio non dirlo, non farlo, non parlarne, creando sensi di colpa che grazie a dio questa nuova generazione non conosce".
Lei trova? "I giovani vivono la loro sessualità in modo più spontaneo, non hanno paura di provare a godere. Anche la pornografia è molto più raggiungibile, ma la cosa bella è che nessuno di loro se ne scandalizza. Come mamma anche io ho delle reticenze ma, parlando con altre madri e anche con le stesse ragazze, ho constatato come la assimilano, come la metabolizzano, hanno una grande serenità nella visione di cose normali – parlo di approcci senza violenza o altre perversioni. In fondo l’essere umano è sempre stato curioso della sessualità. All’alba dei tempi l’atto sessuale veniva consumato all’interno della comunità come una cosa normale, mentre nella società evoluta questo è diventato un tabù. La donna che provava l’orgasmo era considerata una poco di buono".
La cantante Billie Eilish di recente ha detto che la pornografia vista a 11-12 anni le ha bruciato il cervello... "Ma quella è proprio l’età in cui nascono le prime curiosità. Noi compravamo Duepiù , se lo ricorda?, oggi hanno Internet a disposizione. I ragazzi parlano di masturbazione, di sesso, come una cosa naturale, ed è giusto che sia così. Anch’io come mamma vedevo mio figlio come un’anima innocente, ma alla fine la sessualità la scopri in quegli anni, è il primo contatto col proprio corpo. Non è così anormale che cerchino certe immagini, anzi spesso le immagini appaiono sullo schermo senza cercarle. Almeno così mi hanno detto, io ho fatto l’hard ma non ne usufruisco. È l’unico aspetto positivo che trovo in questa tristissima spersonalizzazione, in cui tutto è affidato alle macchine, agli schermi, ai rapporti virtuali. Quando ero giovane c’erano le compagnie di 20-30 ragazzi, c’era il rincorrersi, l’abbracciarsi, il contatto fisico continuo, guardarsi negli occhi, anche baciarsi. Oggi ci si saluta col pugnetto, col gomitino, è una follia...".
Oggi lei ha 55 anni, qual è il suo rapporto con la bellezza? "Siamo anime che prendono un corpo, quindi per me il corpo è un tempio. Nel bello non c’è violenza, le persone che amano l’arte, l’armonia, non sono violente e raggiungono il divino. Negli ultimi 15 anni mi sono occupata di benessere e di estetica (ha un centro wellness a Ravenna, ndr ) dedicandomi completamente alle mie clienti e alla crescita di mio figlio. E purtroppo mi sono un po’ trascurata, sa come il ciabattino dalle scarpe rotte. Con il lavoro fisico del centro mi sono ‘sderenata’ le spalle. Ma ora voglio riprendermi".
Lei è stata una delle donne più desiderate dagli uomini: le manca questo aspetto? "Assolutamente no. Sono cose che, visto che le ho vissute al 100%, poi le ho superate. Quando mi capita di rivedermi, per esempio a Ciro - Il figlio di Target , penso: ma quant’ero bella! Però non sono mai stata vanitosa, non me la sono mai tirata. Certo, volevo sentirmi amata, desiderata, volevo piacere, avevo bisogno di riconoscimento, ma adesso è superato. Se qualcuno mi fa un complimento lo apprezzo ma non vivo per quello. Non vivo la bellezza in modo esasperato. Il corpo è un tempio ma non bisogna esagerare. Mi capita di incontrare delle donne maniacali del proprio fisico, ma quando si raggiunge un certo limite rifiuto di fare protocolli e trattamenti. ‘Stai buttando i soldi’, dico loro".
Favorevole o contraria alla chirurgia estetica? "Se è qualcosa che ci fa sentire bene è giusta. Il corpo è nostro e possiamo farne quello che ci pare. Anche qui ci sono delle esagerazioni: se vuoi la sesta di seno, le labbra a canotto e il naso sottilissimo, e così sei felice, fallo pure. Ma stai attenta che potrai pentirtene. Mi urtano i professionisti che accettano i capricci delle clienti solo per prendere i soldi. Anche in questo campo bisogna essere etici".