di Giampaolo Pioli A Camp David la linea rossa con Putin è stata aperta per 62 minuti. È vero che si doveva dare spazio alla traduzione ma l’ultima telefonata di ieri fra Biden e il presidente russo è stata franca e non ha concesso spazio alle sfumature. Sono stati i russi questa volta a volerla, ma la Casa Bianca ha preteso "per non offrire ai russi l’effetto sorpresa" che invece di lunedì venisse anticipata a sabato. "Se la Russia continuerà a compiere ulteriori movimenti aggressivi contro l’Ucraina scatteranno immediate e pesantissime sanzioni. Ve ne pentirete", ha detto Biden mentre il Pentagono ha già reso operativo l’invio di altri 3mila marines in Polonia senza permettere però che venissero accompagnati dal tradizionale gruppo di inviati di guerra americani. La tensione rimane altissima. Biden (secondo il New York Times) ha scelto di rivelare le mosse di Putin in anticipo per fermarlo, ma il capo del Cremlino non intende ancora indietreggiare le sue truppe che per ora rimangono immobili, anche se, accusando di "isteria al culmine" gli Usa, rimprovera al Capo della Casa Bianca di diffondere notizie false su una possibile invasione. Negata anche dal ministro degli Esteri russo, Lavrov. Proseguono intanto le manovre militari congiunte fra Mosca e la Bielorussia per stringere di fatto l’Ucraina a tenaglia mentre Putin ha risentito di nuovo il presidente francese Macron per altri 90 minuti e martedì 15 febbraio vedrà di persona il cancelliere tedesco Scholz a Mosca. Si discute con tenacia. Si continua a mediare. L’ordine impartito alle ambasciate dei Paesi occidentali è di evacuare il personale non indispensabile. Ai cittadini degli stessi paesi invece è stato rivolto l’invito a lasciare subito l’Ucraina prima che vengano chiuse o bloccate le frontiere. La compagnia aerea olandese, intanto, muta i suoi piani di volo e sospende le tratte da e ...
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