Sabato 4 Maggio 2024

Scuola, aperte le iscrizioni 2020. Studenti indecisi

Secondo un sondaggio di Skuola.net quasi un ragazzo su due non sa che indirizzo scegliere alle superiori. La ministra Azzolina: "Non esistono scuole di serie A e B"

Scuola, studenti, foto generica (Dire)

Scuola, studenti, foto generica (Dire)

Roma, 7 gennaio 2020 -  Oggi si torna a scuola dopo le vacanze natalizie, e aprono anche le iscrizioni scolastiche online (si potrà accedere fino al 31 gennaio). Il dato che emerge - quando si tratta di scegliere quale scuola superiore frequentare - è l'indecisione. Stando a un sondaggio di Skuola.net realizzato prima delle vacanze di Natale, infatti, quasi un ragazzo su due non sapeva che fare. Speriamo che la pausa dai banchi abbia portato consiglio. Quanto poi al percorso post diploma, anche qui i ragazzi non hanno le idee chiare: ben 9 su 10  hanno partecipato ad attività di orientamento.  Tornando alla scelta delle superiori, dai licei agli istituti tecnici e professionali, la confusione regna sovrana: il 44% dei ragazzi non sa ancora che pesci pigliare. A dirlo sono i 3mila studenti di terza media che hanno partecipato al sondaggio di Skuola.net, svolto in collaborazione con Radio24. Una scelta resa ancora più ardua dal fatto che il 52% degli intervistati ha paura di non trovare lavoro dopo gli studi, mentre il 63% mette seriamente in conto la possibilità di lavorare o studiare all'estero dopo il diploma. 

In ogni caso, come accade ormai da alcuni anni, la domanda di iscrizione per gli alunni che devono frequentare le prime classi potrà essere inoltrata online dalle 8 di oggi, martedì 7 gennaio, alle 20 di venerdì 31 gennaio 2020.

Lucia Azzolina augura ai ragazzi buona scelta della scuola
Lucia Azzolina augura ai ragazzi buona scelta della scuola

Le raccomandazioni della ministra Azzolina

Su Facebook la neo ministra dell'Istruzione scrive: "Chi sta scegliendo la scuola di secondo grado vive un momento delicato. Lo so. Lo dico da prof. E' il momento in cui uno studente comincia ad affacciarsi al proprio futuro, anche lavorativo. A questo proposito va ricordato con chiarezza ai ragazzi e ai loro genitori che non esistono scuole o indirizzi di serie A e serie B. Ogni studente scelga non in base alle mode, ma alle proprie aspirazioni e inclinazioni, con un occhio anche al mercato del lavoro". E il post conclude: "Buona scelta!".

Aperte le iscrizioni per l'anno scolastico 2020/2021

Comunque la vocazione maggioritaria dei Licei dovrebbe confermarsi: 2 studenti su 3, al momento, propendono per uno dei suoi indirizzi (specie al Sud e tra le ragazze: isolando entrambi i segmenti il dato schizza al 70%). Percentuale simile a quella registrata lo scorso anno nello stesso periodo e a cui sono corrisposte effettivamente il 54,6% delle preferenze, secondo i dati ufficiali del Miur

L'alternativa più accreditata sono gli Istituti Tecnici, possibile sbocco per il 21% degli intervistati (ma tra i maschi si arriva al 28%). Meno di 1 su 10, invece, sembra voler optare per un Istituto Professionale (9%). Appena il 5% per un corso di Formazione Professionale Regionale

Scuola, come iscriversi online

Il Miur comunica la procedura. La domanda di iscrizione a scuola può essere inviata dopo aver effettuato la preventiva registrazione al portale dedicato (www.iscrizioni.istruzione.it). La procedura di registrazione è disponibile già dallo scorso 27 dicembre. All’interno del portale i genitori hanno a disposizione delle guide e dei video tutorial di supporto. Le famiglie che hanno necessità per effettuare la procedura web possono anche rivolgersi alle segreterie degli istituti scolastici. Il sistema di Iscrizioni online avvisa in tempo reale, tramite posta elettronica, dell'avvenuta registrazione o delle variazioni di stato della domanda. Sul portale del ministero si specifica anche che le iscrizioni a scuola sono obbligatorie per gli alunni delle classi prime della scuola primaria e della secondaria di I e di II grado. Inoltre la domanda di iscrizione deve essere inoltrata online anche per i corsi di istruzione dei Centri di formazione professionale nelle regioni che hanno aderito alla procedura (Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto).  Per le scuole dell’infanzia la procedura rimane invece cartacea. Resta facoltativa l’adesione al sistema di iscrizione online per gli istituti paritari.

La metà degli studenti sceglie i licei

I Licei, vista la forza dei numeri, meritano un capitolo a parte. In testa, con il 46% delle preferenze - e un picco del 65% tra i futuri liceali maschi, mentre tra le femmine ci si ferma al 37% - c'è lo Scientifico; al secondo posto (18%) troviamo il Classico, molto gettonato al Sud (dove si arriva al 22%); terzo gradino del podio per il Linguistico (16%); l'11% è attratto dal Liceo delle Scienze Umane (indirizzo, però, praticamente tutto al femminile); meno convincenti l'Artistico e il Musicale-Coreutico (assieme raccolgono solo il 9% dei voti).  Per vedere se le previsioni saranno confermate bisognerà aspettare la chiusura delle iscrizioni. Almeno quest'anno, comunque, non si può dire che le scuole non abbiano provato a ridurre il tasso degli indecisi: circa 9 studenti su 10 hanno partecipato ad attività di orientamento svolte dal proprio istituto. 

Scuola, chi condiziona la scelta

Nemmeno gli ormai rituali Open Day risultano utili più di tanto, visto che 4 studenti su 5 hanno preso parte a uno o più eventi di presentazione. A influire sulla scelta è senza dubbio la famiglia (al primo posto per il 41%), seguita dalla scuola (per il 22%) e dal web (21%). Ai piedi del podio gli amici, che condizionano solo l'8% degli intervistati.  E a proposito di web, la febbre da recensione è arrivata anche nella scelta della scuola. Circa il 40% degli intervistati conosce il portale Eduscopio: per 1 su 5 i suoi ranking hanno un ruolo di primo piano nella scelta. 

Cosa chiedono i ragazzi alla scuola?

Su un aspetto, però, i ragazzi hanno le idee chiare: su cosa si aspettano dalla scuola superiore che andranno a frequentare. La possibilità di coltivare le proprie passioni è, per circa 1 su 3, la molla che spinge verso la decisione finale. Il 26%, invece, vorrebbe che con il diploma in tasca gli si aprisse il maggior numero di possibilità di studio o lavoro. Più dettagliata la risposta del 21%, che si aspetta una preparazione adeguata per affrontare l'università. Perché una laurea è ancora vista, se non indispensabile, quantomeno consigliabile dalla stragrande maggioranza di loro (87%): per il 55% a prescindere dal lavoro, per il 32% solo se lo richiede. Il mezzo con cui si vorrebbero avvicinare all'obiettivo è la concretezza. 

Per il 18% i programmi scolastici dovrebbero concentrarsi di più su attività pratiche e di laboratorio che mostrino quello che si studia, per ora, solo in teoria. Il 16% vorrebbe mettere nel curriculum già alla fine delle superiori certificazioni e competenze nelle lingue straniere e in informatica.  Il 14% potenzierebbe i Percorsi per le Competenze trasversali e l'orientamento, ovvero la vecchia alternanza scuola lavoro, il 13% l'orientamento post-diploma sin dal primo anno delle superiori e più di 7 su 10 vorrebbero che venissero nuovamente aumentate le ore di alternanza previste nei vari indirizzi, per consentire di fare un'esperienza che avvicini in anticipo al mondo del lavoro.