Lunedì 6 Maggio 2024
RITA BARTOLOMEI
Scomparsi

Stefano Vanin, il professore che fa parlare gli insetti per risolvere i misteri. “Sono testimoni occulti, ecco cosa ci dicono”

Dai delitti rompicapo agli scomparsi poi ritrovati cadavere come Elisa Claps

Elisa Claps, 'scomparsa' per  17 anni e ritrovata cadavere nel 2010

Elisa Claps, 'scomparsa' per 17 anni e ritrovata cadavere nel 2010

Roma, 26 giugno 2023 - Stefano Vanin, professore di Zoologia a Genova, specialista in Entomologia forense, ’ingaggia’ gli insetti come testimoni (occulti) e li fa ’parlare’, per capire ad esempio se dietro un caso di scomparsa ci sia un cadavere e magari un assassino. Un curriculum di peso, dal caso di Yara Gambirasio alla dj Viviana Parisi.

Premette: “Tracce per andare in cerca di una persona no, quello si vede solo nei telefilm americani, è utopistico. Avevano tentato esperimenti per insegnare alle mosche a segnalare dove si trovavano dei resti, però non hanno dato esito. Hanno fatto dei test anche sulle api. Funzionano bene se sei in un luogo chiuso, in un bosco certo no. Si disperdono e non riesci più a seguirle”.

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Ma "prove che ti dicano se in quel punto c’era un corpo che poi è stato spostato, sì. Sia perché trovi gli insetti tipici di un cadavere, sia perché da questi puoi ricavare il dna della vittima che hanno ‘mangiato’”.

Elisa Claps, 'scomparsa' per  17 anni e ritrovata cadavere nel 2010
Elisa Claps, 'scomparsa' per 17 anni e ritrovata cadavere nel 2010

“Gli insetti diventano testimoni”

“Gli insetti? Io li chiamo testimoni occulti. Nessuno ci fa caso e loro sono lì. Come le piante. Quello che fa il palo per una rapina, si appoggia a un albero e si riempie di polline nei vestiti...”.

Elisa Claps, ‘scomparsa’ per 17 anni 

“Il corpo della 16enne è stato scoperto 17 anni dopo – ricorda il professore -. Gli insetti, in quel caso, ci hanno svelato la stagione della morte. Che corrispondeva al periodo della scomparsa”. Conclusione che non si potrebbero raggiungere in altro modo… “Sì, ed è un sistema usato anche per i resti dei soldati della Prima guerra mondiale. E per i santi”.

La scoperta più sbalorditiva garantita dagli insetti?

“Quando il dato circostanziale, che magari vieni a conoscere dopo, coincide perfettamente con il dato entomologico. Per cui la ricostruzione è davvero accurata e precisa”.

Su quali tracce si lavora?

"Naturalmente con il tempo non si trovano gli insetti vivi ma i bozzoli. Un cadavere libera gas che attraggono le mosche, le prime ad arrivare, depongono le uova dalle quali usciranno le larve che poi si mangiano il corpo. La metamorfosi da larva a mosca avviene in un bozzoletto estremamente resistente. Quindi dopo 17 anni, come nel caso di Elisa Claps, non troverò gli insetti vivi ma questi bozzoli rimasti a terra. Hanno una struttura estremamente resistente, che dura anche migliaia di anni se non schiacciata”.

Nessun assassino pensa ancora a disfarsi degli insetti?

"Eh, per fortuna no. Anche se a rovescio in Callifora di Patricia Cornwell un gruppo criminale butta insetti per depistare le indagini”.