Lanciano (Chieti), 6 maggio 2024 – Milena Santirocco, scomparsa da Lanciano (Chieti) il 28 aprile e ritrovata a Castel Volturno (Caserta) sei giorni dopo, si sarebbe allontanata volontariamente da casa: non si sarebbe trattato dunque di un sequestro di persona, come dichiarato dalla donna ai primi soccorritori che l’avevano raggiunta nella caffetteria in Campania.
La donna lo avrebbe confessato durante l’interrogatorio di ieri davanti al pm di Lanciano, Silvia di Nunzio. A riportarlo sono i quotidiani abruzzesi.
L’interrogatorio di Milena Santirocco
Nel corso del lungo interrogatorio all’interno del Commissariato di Polizia di Lanciano, Milena Santirocco ha ripercorso davanti agli investigatori i sei giorni trascorsi lontano da casa. Questa ricostruzione dei fatti non viene al momento confermata dall’associazione Penelope che ha assistito la famiglia.
I possibili motivi dell’allontanamento
Una situazione familiare ed economica non facile, la morte del padre che ha reso tutto ancora più complicato, i timori per il futuro: questi i motivi che hanno spinto la donna a fuggire, probabilmente con l’intenzione di farla finita.
Il racconto dei sei giorni
La donna ha riferito che, dopo avere lasciato l’automobile a Torino di Sangro e inviato una foto ai famigliari di lei tra le scogliere, ha percorso decine di chilometri a piedi, poi è arrivata in Campania grazie a passaggi di fortuna in automobile. E qui è rimasta diversi giorni, dormendo anche in strada. Fino a sabato - come riporta il quotidiano regionale ‘Il Centro - giorno in cui Milena racconta di aver tentato di togliersi la vita gettandosi nelle acque della Riserva naturale foce del Volturno, un’area protetta - che occupa una superficie di 1.540 ettari - situata tra la provincia di Caserta e la città metropolitana di Napoli. Il resto è già noto: la richiesta d’aiuto al bar di Castel Volturno, il pianto liberatorio, gli accertamenti in ospedale.
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