Giovedì 25 Aprile 2024

Distrugge lo scoglio per estrarre i datteri di mare. Video choc da Castellammare di Stabia

Un turista è stato filmato sulla spiaggia pubblica mentre prendeva a martellate una roccia marina per pescare il mollusco protetto e vietato

Castellammare di Stabia, 24 luglio 2022 - Un turista ha distrutto uno scoglio per estrarre i datteri di mare, davanti agli occhi increduli dei presenti sulla spiaggia pubbica di Castellammare di Stabia. L'uomo, incurante degli sguardi sgomenti degli altri bagnanti, e soprattutto della legge, in pieno giorno ha ridotto in frantumi una roccia per impossessarsi dei prelibati, quanto protetti da norme italiane e Ue, molluschi. 

Ma il disprezzo della Natura, così palese in spiaggia, è stato ripreso, e il video è stato inviato al  consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, il quale lo ha postato sui social denunciando il fatto. “Signor Borrelli, sulla spiaggia di #Castellammare questo signore con una mazzola si è messo a rompere le pietre per prendere i datteri, ne ha presi almeno una cinquantina" si legge nel post di Borrelli, che risponde: "Abbiamo segnalato alla #CapitaneriaDiPorto".

I datteri di mare o Lithophaga lithophaga sono un mollusco bivalve della famiglia Mytilidae. Sono molto prelibati e sono stati a lungo consumati, ma dal 1998 in Italia e poi dal 2006 nell'Unione Europea ne è stato vietato il consumo, la detenzione, il commercio e la pesca.

Il perché è semplice, i datteri di mare si insediano all'interno di rocce calcaree (o conchiglie più grosse) corrodendole mediante delle secrezioni acide che secernono da apposite ghiandole, e penetrando nella roccia. Per estrarli bisogna distruggere i fondali, rovinando per sempre l'habitat sottomarino. Inoltre la loro crescita estremamente lenta, infatti per raggiungere la lunghezza di 5 cm sono necessari da 15 ai 35 anni, cosa che li porta ad essere una specie a rischio, quindi protetta. La richiesta è sempre molto alta, e non mancano pescatori di frodo e turisti fai-da-te, ma per soddisfarla si stanno provando tentativi di allevamento, in cui i datteri verranno messi non nella roccia dei fondali ma in appositi blocchi di cemento, la cui distruzione al momento della raccolta non causerà alcun danno ecologico o paesaggistico.

Borrelli in seguito ha confermato che "la Capitaneria di Porto ha avviato un'inchiesta. Grazie alla nostra segnalazione le forze dell'ordine sono intervenute velocemente e sono ora sulle tracce dell'uomo. Questo dimostra che denunciare serve sempre". Il consigliere regionale di Europa Verde, che ha segnalato la vicenda continua: "La pesca di datteri di mare è una pratica incivile e illegale da anni. Non è, come qualcuno pensa, una cosa da niente, anzi. È vietata severamente proprio perché danneggia la costa e i fondali. Assurdo che ci sia ancora gente che la mette in pratica. Grazie alla Capitaneria di porto per il rapido intervento, ci auguriamo che questo soggetto sia presto individuato e punito a dovere".