Mercoledì 8 Maggio 2024

Scandalo Epstein, Clinton imbarazza i dem

Parte la convention democratica e spunta una foto di Bill massaggiato da una delle ragazze del finanziere morto in carcere.

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di Giampaolo Pioli

Attenzione perchè anche in una convention virtuale i simboli contano. Forse contano di più. E quando Michelle Obama, la star della prima serata democratica, offrendo ai telespettatori una sintesi visiva delle sue aggressive parole contro Trump, mostra una catenina al collo con scritto “Vote” questa diventa subito virale.

Ma a vivacizzare i commenti e i gossip della seconda serata ci pensa un altro simbolo, Bill Clinton, messo in forte imbarazzo proprio ieri a poche ore dal discorso per la pubblicazione di alcune foto del 2002 comparse sul Daily Mail che lo riprendono mentre si fa massaggiare il collo da una delle schiavette sessuali che hanno denunciato sia il miliardario pedofilo Jeffrey Epstein morto in carcere, che l’ereditiera Ghislaine Maxwell in attesa di processo a New York.

Torniamo a Michelle. Non era mai successo che un’ex first lady anche se popolare e di successo, attaccasse frontalmente il presidente in carica degli Usa.

"Donald Trump è il presidente sbagliato per il nostro Paese. È chiaramente in una situazione più grande di lui – dichiara Michelle con tono secco in un video messaggio dalla sua casa di Washington – Se pensate che il clima non possa diventare peggiore di com’è oggi vi sbagliato. Può diventare molto peggio se non riusciremo a portare il mio amico Joe Biden alla Casa Bianca".

Ma Michelle non si ferma qui. Accusa Trump da madre di famiglia e da donna, di "aver minimizzato il virus troppo a lungo" di aver "deriso Black Lives Matter", e “"di voler ostacolare l’accesso al vot con censure bugie e un’aggressione al servizio postale".

Prima di lei sia il governatore di New York Andrew Cuomo che il leader della sinistra del partito il senatore Bernie Sanders avevano sparato ad alzo zero sul presidente invitando a costruire una forza unitaria allargata e progressista all’intero partito democratico, soprattutto per quanto riguarda lavoro, salute ambiente e diritti razziali. Anche il repubblicano ex governatore dell’Ohio John Kasich ha voluto rassicurare i moderati e gli indipendenti che Biden è la persona giusta, "non è socialista e non lo diventerà".

Da parte sua Trump ha aggredito con sarcasmo e quasi in tempo reale Michelle Obama: "Torna a sederti e guarda – le ha detto via Tweet –. Per favore qualcuno le spieghi che non sarei qui, nella meravigliosa Casa Bianca se non fosse per il lavoro che ha fatto suo marito. Il team Obama-Biden è stato uno dei più corrotti della storia".

È al governatore Cuomo però che il presidente ha riservato l’accusa più infamante: "È corrotto e incompetente. Un governatore orribile. Il crimine sta avendo il sopravvento a New York e nello stato e tutti se ne stanno andando. Cuomo ha ucciso 11000 persone solo nelle case di riposo".

Chi pensa che le convention virtuali e senza pubblico sarebbero state più asettiche e producessero meno pagine sporche, meno insulti e colpi sotto la censura si deve ricredere in fretta. Mentre i democratici nel secondo giorno hanno messo in campo la passionaria Alexandra Ocasio Cortes , Bill Clinton e la moglie di Joe Biden. Il presidente e i suoi fan invece chiamano a raccolta l’altra America conservatrice e reazionaria che vuole rimanere divisa e invita alla loro Convention la coppia del Missouri che ha mostrato il mitra e la pistola davanti alla porta di casa mentre sfilavano pacificamente i giovani di “Black Lives Matter”.