Mercoledì 1 Maggio 2024

Salvini riparte (ancora) dal Papeete E Berlusconi: è un leader più forte

Il segretario del Carroccio a Milano Marittima: al lavoro con FI per le liste uniche, bisogna semplificare. Poi a Cervia: se il M5s lascia il governo non è un dramma. Il Cav: rimedieremo allo sgarbo a Fd’I sulla Rai

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di Lorenzo Tazzari

CERVIA (Ravenna)

Dalla piazza di Cervia dove la Lega celebra la sua festa annuale, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi rilanciano il disegno politico di una federazione del centrodestra che dovrebbe sfociare nel partito unico candidato alle elezioni del 2023. Berlusconi è collegato online alla piazza leghista, Salvini è sul palco con Bruno Vespa come conduttore della serata.

La voce di Berlusconi arriva squillante. "Con la Lega ho un rapporto quasi trentennale – spiega il leader forzista – abbiamo trascorso quasi 10 anni di governo assieme, facendo un grande lavoro, e insieme governiamo oggi la maggioranza delle regioni italiane. Abbiamo portato l’Alta Velocità, abbiamo cancellato tasse inique, fosse stato per noi avremmo fatto anche di più".

Poi la frase che tiene ancora Fratelli d’Italia sulla porta: "Molto potremo fare dopo le elezioni politiche del 2023 con un governo di centrodestra dove Forza Italia e Lega saranno cuore pulsante".

Vespa chiede, quindi, a Salvini se Giorgia Meloni è fuori dalla coalizione. "No – dice il segretario della Lega – siamo l’unica coalizione con un programma condiviso". C’è voglia di recuperare i rapporti verso il partito della Meloni. Berlusconi riconosce che "è stato un errore" non aver eletto un presidente di FdI alla commissione di Vigilanza sulla Rai, "abbiamo fatto un errore, ma pensiamo di rimediare presto".

Il flirt tra i due leader prosegue. "Alla federazione – commenta Salvini – ci pensiamo io e Silvio, poi ve lo diciamo". E arrivano gli applausi della piazza a Berlusconi, che saluta per la conclusione del collegamento: "Ho un rapporto affettuoso e onesto con Matteo, ha grande capacità di leadership quando ha deciso di rappresentare il centrodestra".

D’altronde, gli unici partiti che Salvini salva dal suo fuoco di fila sono proprio Forza Italia e Fd’I. Per il resto, il leader leghista non risparmia nessuno, supportato dal sostegno della piazza. Anche se le bordate maggiori sono contro il M5s. "Nell’ultima settimana il Movimento 5 Stelle ha minacciato la crisi di governo per dieci volte. Ma se uscissero non sarebbe un danno. Il fatto è che non mollano le poltrone, voterebbero anche il governo Topolino" attacca Salvini.

Che abbandona i temi politici per stare "sui problemi di cui mi vengono a parlare le persone sotto l’ombrellone. A partire dal lavoro, dalle pensioni, dalle tasse, dal reddito di cittadinanza. In settembre dovremo riformarlo, perché a causa sua turismo e agricoltura non trovano più stagionali perché è troppo comodo stare in poltrona e incassare 700800 euro al mese. Oggi il reddito di cittadinanza è un incentivo al lavoro in nero e alla disoccupazione".

Taglio delle tasse, riforma della scuola, pensioni, nessun ritorno alla legge Fornero, riforma della pubblica amministrazione, modifica del Codice Appalti, rottamazione delle cartelle. È un Salvini disteso quello che risponde alle domande di Vespa. Venire in Romagna gli fa bene. "Ho cominciato a venire qui con mio figlio quando era piccolo. Ora compie 18 anni e torniamo ogni anno", spiega.

La base è il Papeete dell’amico europarlamentare Massimo Casanova. Anche ieri lo stabilimento balneare di Milano Marittima era traboccante di persone. Salvini è tornato ad avere la fila delle famiglie per un selfie e per uno scambio di battute sul governo nazionale. Sono le 22 quando Bruno Vespa termina l’intervista a Salvini ed ecco che parte Romagna mia con il segretario leghista che canta con Annalisa Minetti e Jacopo Morrone, l’organizzatore di questa kermesse in programma fino a martedì.