Aquarius, Renzi a Salvini: un milione di like non vale una vita

Stamattina lo sbarco dei migranti a Valencia. Il vicepremier: non gli rispondo, l'hanno già fatto gli italiani

Matteo Renzi nel fermo immagine da Rai Tre (Ansa)

Matteo Renzi nel fermo immagine da Rai Tre (Ansa)

Roma, 17 giugno 2018 - L'odissea dei migranti dell'Aquarius si è conclusa questa mattina nel porto di Valencia: dopo nove giorni in mare, le 629 persone che da sabato scorso erano a bordo della nave di Sos Mediterranee sono state sbarcate in Spagna. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha rivendicato il successo dello sbarco a Valencia: "Per la prima volta", ha twittato, "una nave partita dalla Libia e destinata in Italia attracca in un Paese diverso: segno che qualcosa sta cambiando, non siamo più gli zerbini d'Europa". "Ringrazio il governo spagnolo", ha aggiunto parlando ad un comizio a Seregno, "ma mi auguro che ne accolga altri 66mila e spero arrivino ad accoglierli anche francesi, portoghesi, maltesi e altri".

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Ma subito si è riacceso lo scontro con Matteo Renzi, che a 'In mezz'ora in più', ha attaccato: "Salvini ha fatto il bullo con 629 rifugiati, dei poveri disgraziati. Ma non cambia nulla, è una colossale operazione successo dal punto di vista mediatico: tanto di cappello, Salvini è stato come un bravissimo regista che ha fatto uno spot". Secondo Renzi "in Ue non cambia nulla e anzi l'Italia è più isolata. Si può essere d'accordo sull'aiutarli a casa loro, sull'investire in cooperazione internazionale ma non puoi farlo sulla pelle di 629 persone. Un milione di like non vale una vita".

E Salvini ha controbattuto: "A Renzi non ho tempo per rispondere. Gli hanno già risposto gli italiani mandandolo a casa a casa. Non mi interessa rispondere agli insulti, ma lavorare". 

Un appello all'accoglienza dei migranti è stato lanciato da Papa Francesco: "Condividiamo con gesti concreti di solidarietà il cammino dei migranti e dei rifugiati", ha twittato a sostegno di una campagna della Caritas. Poi, all'Angelus, ha ricordato che mercoledì si celebrerà la Giornata mondiale del rifugiato che cade "nel vivo delle consultazioni dei governi per un patto mondiale" sui profughi per garantire "una migrazione sicura". "Auspico che gli Stati coinvolti raggiungano un'intesa per assicurare con responsabilità e umanità la protezione e chi è costretto a lasciare il suo Paese".