
SVENDITE Quelle invernali in Toscana partiranno il 5 gennaio, ora arriva da Arezzo la richiesta di anticiparliAREZZO- SALDI 2014
Arezzo, 16 dicembre 2014 - Mentre i consumi di Natale stentano a decollare, le imprese della moda cercano di battere la crisi sul tempo e per restare a galla strizzano già l’occhio ai saldi invernali. Chiedendo a gran voce di anticiparli e ottengono la richiesta in serata. E anziché lunedì 5 gennaio, farli partire sabato 3. Motivo? La crisi certo, con tante attività che già nel periodo di Natale dimostrano il loro affanno proponendo sconti e svendite per rinnovo locali o trasferimento proprio in quello che dovrebbe essere un momento dell’anno felice per i consumi. E altrettante attività sono pronte a chiudere i battenti entro l’anno arrendendosi alla difficile congiuntura economica. Ecco perchè i saldi di stagione sono un salvagente messo lì a portata di mano per restare a galla. La richiesta adesso è di avvicinarne la data d’inizio.
Le imprese aretine della moda hanno chiesto e ottenuto che si anticipino a sabato 3 gennaio, anziché a lunedì 5 come deciso inizialmente dalla Regione Toscana. E lohanno fatto attraverso Confcommercio, che ha girato subito la richiesta agli uffici regionali competenti, forte anche delle relazioni instaurate dal direttore Franco Marinoni grazie al suo doppio incarico provinciale e regionale. Cosa preoccupava di più i commercianti di abbigliamento e calzature? Non solo il timore di non lavorare affatto nel fine settimana precedente, con i consumatori fermi ad aspettare il 5, quanto piuttosto il fatto che molte regioni, a partire da quelle confinanti come Umbria, Lazio e Marche, hanno deciso di anticipare l’apertura delle vendite di fine stagione proprio a sabato 3 gennaio. Con il risultato ovvio che le imprese toscane, ed aretine in particolare, si vedrebbero soffiare gli affari migliori dalle colleghe umbre, marchigiane ed emiliane.
«Il 5 gennaio non è una data sbagliata di per sé - spiega il direttore di Confcommercio Franco Marinoni - un conto però è se cade di venerdì o sabato, un altro se come avverrà nel 2015, cade all’inizio della settimana, condannando le aziende all’inattività nel fine settimana precedente. È per questo che abbiamo accolto la sollecitazione massiccia e insistente di molte aziende e ci siamo mossi subiti perché venisse modificata la data di avvio dei saldi 2015. Nel mio ruolo di direttore regionale ho contattato personalmente i responsabili della Regione per dare soddisfazione a questa richiesta. Confido che non ci siano ostacoli di sorta, tanto più che quest’anno il coordinamento tra Regioni limitrofe è saltato: le Regioni confinanti con la nostra, in primis l’Umbria, ma anche il Lazio, le Marche e l’Emilia, si sono già orientate sul 3 gennaio.
Stando così le cose, l’anticipo al 3 è diventato per noi un obiettivo irrinunciabile e faremo valere tutto il nostro peso politico per raggiungerlo. Tanto più che Arezzo avrà la Fiera Antiquaria nei giorni di sabato 3 e domenica 4, anticipare l’inizio dei saldi al 3 verrà come un assist ai negozi per far decollare lo shopping». La decisione il 18 dicembre in sede di conferenza interregionale.