L’intelligenza artificiale non potrà identificare le nostre facce e interpretare le nostre emozioni in tempo reale mentre camminiamo in luoghi pubblici. L’Eurocamera ha votato i primi paletti alle possibili invasioni dell’IA, diventando la prima istituzione al mondo ad occuparsi di questo dossier in maniera legislativa. Non ha ceduto alle pressioni del Ppe la diga voluta da Socialisti, Verdi e liberali, che hanno chiesto di inserire un divieto totale alle tecnologie a riconoscimento biometrico nell’AiAct, ovvero l’intesa raggiunta a Strasburgo sulle le nuove regole Ue per l’IA. Il testo è stato approvato dalle commissioni Giustizia e Mercato dove, sulla parte relativa al riconoscimento facciale il Ppe si è opposto. Le norme seguono un approccio basato su categorie di rischio e stabiliscono obblighi per i produttori a seconda del livello di pericolosità che l’IA può generare. Il divieto si applicherà anche per le infrastrutture di difesa dei confini e per le tecnologie di sorveglianza e gestione della migrazione clandestina.
CronacaRiconoscimento facciale, l’Europa mette un freno all’intelligenza artificiale
Riconoscimento facciale, l’Europa mette un freno all’intelligenza artificiale
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