Venerdì 26 Aprile 2024

Per Meloni è il momento delle riforme

di Lorenzo

Castellani

I prossimi mesi costituiscono una opportunità favorevole per Giorgia Meloni e il suo governo su vari fronti. L’annuncio della visita in Ucraina, con una guerra che si prospetta lunga, posiziona ancor più saldamente l’esecutivo nell’asse atlantico. La mossa proietterà ulteriormente Meloni sulla scena internazionale, a fianco a Zelensky e figurativamente della NATO, offrendo al premier la possibilità di accrescere la propria credibilità internazionale. A quel punto, anche sul fronte interno, qualsiasi simpatia verso Putin dei suoi alleati è destinata a inabissarsi.

Sul piano politico, invece, pur senza avere una linea politica particolarmente brillante il centrodestra è aiutato dalle condizioni dell’opposizione, debole nel partito che doveva esserne l’interprete principale, il Pd, e divisa allo stesso modo in cui lo è stata alle politiche. Le regionali del Lazio e della Lombardia, se non ci saranno sorprese, porteranno alla riconquista della destra la regione della Capitale e alla riconferma di Fontana nella più ricca regione d’Italia. Risultato positivo che aiuterebbe Meloni a compattare gli alleati. Proprio la debolezza dell’opposizione crea anche l’opportunità per il governo di far arrivare in porto una riforma fondamentale, quella della giustizia. Il ministro Nordio ha dimostrato di avere le idee chiare, l’immagine della magistratura è in affanno dopo gli scandali della politicizzazione e i centristi sono pronti a dare una mano. Insomma, il governo può fallire sulla riforma della giustizia, al netto delle modifiche costituzionali, soltanto per incapacità propria. Meloni dovrà convincere le anime più legaliste e giustizialiste del proprio partito e della Lega che è necessaria una riforma liberale del sistema giudiziario. Sbagliare ora su questo tema sarebbe un errore capitale. Di rado un governo può contare su sostegno popolare, opposizione debole e contesto internazionale favorevole: l’occasione per fare riforme durature non va sprecata.