Mercoledì 24 Aprile 2024

Mafia, boss scarcerati riorganizzavano Cosa Nostra a Palermo. Dieci arresti

Tornano in cella Giulio Caporrimo e Nunzio Serio. Documentati gli incontri sui gommoni al largo della costa

Palermo, il rituale del bacio mafioso nelle riprese video dei carabinieri (Ansa)

Palermo, il rituale del bacio mafioso nelle riprese video dei carabinieri (Ansa)

Roma, 23 giugno 2020 - Stavano riorganizzando un pezzo importante di Cosa nostra i dieci arrestati (9 in carcere e uno ai domiciliari) dai carabinieri del comando provinciale di Palermo questa mattina contro il mandamento Tommaso Natale/San Lorenzo. Tra loro figurano anche il boss Giulio Caporrimo, scarcerato nel febbraio 2017  (reggente del mandamento tradizionale regno dei Lo Piccolo) e Nunzio Serio

Dall'indagini, coordinate da un pool di magistrati della Dia coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, emerge che tutti riponevano grandi aspettative per un rinnovato potenziamento di Cosa Nostra proprio dalla scarcerazione di Caporrimo (tornato in cella oggi per le terza volta in tre anni), di cui esaltavano la capacità di comando, il carisma e l'influenza nella dinamiche mafiose. 

Palermo, il rituale del bacio mafioso nelle riprese video dei carabinieri (Ansa)
Palermo, il rituale del bacio mafioso nelle riprese video dei carabinieri (Ansa)

La libertà d'azione del capomafia, in pratica, sarebbe durata solo 7 mesi perchè nel settembre 2017, dopo il primo arresto, era stato destinatario di un nuovo provvedimento restrittivo; da quel momento in poi, le redini del mandamento mafioso sarebbero state prese da Nunzio Serio, anche lui poi arrestato nel maggio 2018. 

Proprio in quel mese si sarebbe riunita per la prima volta dopo l'arresto di Salvatore Riina, la ricostituita commissione provinciale di cosa nostra palermitana, con la partecipazione di Calogero Lo Piccolo, nuovo rappresentante del mandamento di Tommaso Natale. Ma anche lui fu poi arrestato nel gennaio 2019 nell'operazione 'Cupola 2.0', nel corso della quale finirono in carcere ben 6 capi mandamento, compreso Settimo Mineo che avrebbe dovuto assumere la carica di responsabile provinciale. 

Cosa Nostra, 10 arresti a Palermo. Fermo immagine dei video dei carabinieri (Dire)
Cosa Nostra, 10 arresti a Palermo. Fermo immagine dei video dei carabinieri (Dire)

Nel corso delle indagini le telecamere e le microspie dei carabinieri immortalarono diversi incontri tra Caporrimo e Serio avvenuti, in alcune occasioni, anche al largo delle coste palermitane, sui rispettivi gommoni. Uno spaccato anche pittoresco dei "costumi" mafiosi visto che le microspie registrarono che il primo si lamentava per la presenza delle moto d'acqua che scorrazzavano nei pressi di Sferracavallo. Il capomafia raccontava di essere intervenuto personalmente nei confronti di alcuni di loro, originari dei quartieri di Brancaccio e di Pagliarelli, i quali, riconoscendolo, avevano tenuto un comportamento ossequioso tanto da essersi subito spostati sulla zona di Mondello perché a Sferracavallo "c'era lo zio in porto".

Documentate anche sette estorsioni commesse o tentate, di cui due denunciate spontaneamente dalle vittime, nell'ambito del settore edilizio sia per imporre forniture di materiali che per l'attribuzione di appalti. "Le attività estorsive che da sempre sono una delle principali fonti di reddito di cosa nostra per incrementare le casse di cosa nostra e assistere le famiglie degli associati detenuti", spiega il colonnello Mauro Carrozzo sottolineando come Caporrimo avesse riorganizzare il mandamento di Tommaso Natale. 

I dieci arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate, furto aggravato, violazione delle prescrizioni imposte dalle misure preventive.