Venerdì 4 Luglio 2025
ANNA GIORGI
Cronaca

Omicidio Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello condannato all'ergastolo anche in appello. Esclusa la premeditazione

L’ex barman è accusato di aver ucciso la compagna incinta del loro figlio Thiago. Il verdetto è arrivato dopo poco più di due ore di camera di consiglio: confermate le aggravanti della crudeltà e del rapporto di convivenza

Omicidio Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello condannato all'ergastolo anche in appello. Esclusa la premeditazione

Milano, 25 giugno 2025 – I giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano hanno confermato la sentenza di ergastolo (con isolamento diurno per tre mesi) per Alessandro Impagnatiello, ma hanno escluso l'aggravante della premeditazione e riconosciuto invece l'aggravante della crudeltà e del rapporto di convivenza. Inoltre, si sono riservati – si esprimeranno con un'altra sentenza – sulla giustizia riparativa.

Giulia Tramontano e i genitori durante la lettura della sentenza. A destra Alessandro Impagnatiello con la sua avvocatessa
Giulia Tramontano e i genitori durante la lettura della sentenza. A destra Alessandro Impagnatiello con la sua avvocatessa

L’ex barman è accusato dell'omicidio della compagna Giulia Tramontano incinta del loro figlio Thiago. Il verdetto, letto davanti alle telecamere (non ammesse in aula per il processo) è arrivato dopo poco più di due ore di camera di consiglio. Le motivazioni dell'appello arriveranno il 15 settembre. Impagnatiello, presente in aula, è rimasto immobile quando è stata letta la sentenza. I genitori della vittima - Franco Tramontano e Loredana Femiano - hanno abbassato lo sguardo in lacrime prima di lasciare l'aula.

Ecco cosa è successo oggi in aula: la diretta della giornata. 

13:29
Pro Vita: "Serve legge su duplice omicidio"

"La conferma dell'ergastolo, arrivata dalla sentenza della Corte d'Appello, per Alessandro Impagnatiello, responsabile dell'efferato omicidio di Giulia Tramontano e del piccolo Thiago che portava in grembo al settimo mese di gravidanza è senz'altro un atto di giustizia, anche se niente e nessuno potrà mai eliminare l'atroce e immenso dolore che provano i familiari e gli amici delle due vittime. Bene hanno fatto i giudici a non accogliere le attenuanti sulla presunta intenzione di Impagnatiello di voler "solo" procurare l'aborto. Le vittime di questo atroce crimine, infatti, sono due, perché due sono le vite brutalmente interrotte: quella di Giulia e quella di Thiago. La legge deve prendere atto della realtà: chiediamo al Parlamento di riavviare l'esame, oggi a un binario morto, del disegno di legge che punisce l'uccisione di una donna incinta per ciò che è, un vero e proprio "duplice omicidio". Il disegno di legge è stato presentato mesi fa in Senato ed è sostenuto dal 76% degli italiani, secondo un sondaggio commissionato all'istituto Noto Sondaggi". Così Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus. 

12:47
La sorella di Giulia Tramontano: "La chiamano legge, ma si legge disgusto"

Dopo la lettura della sentenza, Chiara Tramontano, sorella della vittima, ha lasciato il suo pensiero ai social. In una storia sul suo profilo Instagram ha scritto: "La chiamano legge, ma si legge disgusto". E ancora: "L'ha avvelenata per sei mesi. Ha cercato su internet 'quanto veleno serve per uccidere una donna'. Poi l'ha uccisa. Per lo Stato, supremo legislatore, non è premeditazione. Vergogna a una legge che chiude gli occhi davanti alla verità e uccide due volte". "E smettetela di portare gli assassini ai banchi. Sono assassini. Vanno in cella. Nessuno li vuole liberi, inquinano. Vergogna, vergogna", ha concluso la giovane. 

Il post Instagram di Chiara Tramontano
Il post Instagram di Chiara Tramontano
12:33
Legale dei Tramontano: "No alla giustizia riparativa"

"La Corte d'Assise d'Appello ha sostanzialmente confermato l'impalcatura della sentenza di primo grado, escludendo pero' la circostanza della premeditazione" nei confronti di Alessandro Impagnatiello. E' quanto ha affermato a margine del processo d'appello l'avvocato della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti, dopo la conferma "della condanna dell'ergastolo con isolamento diurno a tre mesi, così come stabilito all'esito del giudizio concluso il 25 di novembre dell'anno scorso. Per quanto riguarda la richiesta di giustizia riparativa, posta dalla difesa di Impagnatiello, rappresentata da Giulia Geradini, il legale della parte civile ha aggiunto: "Nella mia discussione ho sottolineato la nostra ferma contrarietà per mille ragioni, soprattutto poichè non c'è stato nessun segno di genuino pentimento da parte dell'imputato". "Le affermazioni che abbiamo udito da Impagnatiello il 18 gennaio del 2024, durante le spontanee dichiarazioni e quelle che poi successivamente ha fatto nel corso del proprio esame testimoniale, hanno mostrato un non riconoscimento pieno delle proprie responsabilità". "Non ho ancora visto i familiari di Giulia e penso che la tensione accumulata si stempererà nei giorni a venire e avrò anche modo di parlare con loro e spiegare i dettagli".

12:27
L'avvocatessa di Impagnatiello: "Dopo le motivazioni valuteremo il ricorso"

Così come dopo il verdetto di primo grado, Alessandro Impagnatiello ha accolto la decisione della conferma all'ergastolo per l'omicidio della fidanzata Giulia Tramontano senza tradire alcun di tipo di emozione. "Era tranquillo per quanto lo si possa in essere in questa situazione", ha riferito la sua avvocatessa Giulia Geradini. Poi, ha commentato la sentenza e, in particolare, il fatto che sia caduta l'aggravante della premeditazione: "Non si tratta di vittoria o sconfitta perché penso che questo processo sia una sconfitta generale. Ma il fatto che la Corte abbia ascoltato in parte le mie ragioni mi rende soddisfatta".  "Sono curiosa di leggere le motivazioni", ha aggiunto dicendo che poi valuterà il ricorso in Cassazione. Restano invece le aggravanti legate alla convivenza con la vittima e la crudeltà "in quanto Giulia, durante l'aggressione, avrebbe avuto il tempo", secondo i giudici, "di rendersi conto che stava perdendo figlio" che portava in grembo. Quanto all'accesso alla giustizia riparativa, per il legale, i giudici decideranno con una provvedimento separato e, qualora Impagnatiello venisse ammesso, "ci vorrà del tempo, molti mesi prima che inizi il suo percorso", ha chiarito l'avvocatessa. Il programma correrà parallelo al procedimento penale e potrà avere ripercussione nell'iter di esecuzione della pena. 

12:09
Ronzulli: "Ergastolo unica sentenza possibile"

"La conferma in appello dell'ergastolo ad Alessandro Impagnatiello era il solo esito possibile. Giulia Tramontano e la sua famiglia meritano giustizia. Quell'omicidio ha sconvolto la coscienza collettiva per la sua efferata crudeltà. A maggior ragione perché non ha avuto una sola vittima ma due: Giulia e il suo bambino di 7 mesi. E se è vero che Impagnatiello è chiamato a scontare una pena anche per la morte del bimbo che Giulia aspettava, è anche vero che la legge va cambiata. Bisogna fare in modo che in casi come questo si configuri un duplice omicidio, non solo il reato di interruzione non consensuale di gravidanza. Al Senato ho presentato un disegno di legge che va proprio in questa direzione. Va approvato il prima possibile. Non esiste pena che possa colmare il dolore di chi perde un affetto familiare, ma deve esistere la certezza che gli assassini paghino per tutti gli atroci delitti che hanno compiuto". Così, la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli. 

12:02
I giudici si riservano sulla giustizia riparativa

 

I giudici della Corte d'Assise d'Appello di Milano si sono riservati, si esprimeranno con un'altra sentenza, sulla giustizia riparativa per Alessandro Impagnatiello, accusato dell'omicidio aggravato della compagna Giulia Tramontano incita del loro figlio Thiago. La richiesta di accesso alla giustizia riparativa (la riforma Cartabia prevede un programma ''con vittima surrogata'', anche cioè senza il consenso della famiglia della vittima) è stata chiesta con una memoria scritta e poi ribadita in aula dall'avvocata Giulia Geradini. Una richiesta a cui si è opposta la pubblica accusa e la famiglia della ventinovenne uccisa il 27 maggio 2023 a Senago.

11:57
I genitori di Giulia in lacrime: "Nessun commento da fare"

Dopo la sentenza, i genitori della vittima - Franco Tramontano e Loredana Femiano - in lacrime hanno abbassato lo sguardo prima di lasciare l'aula. "Non ho nessun commento da fare", ha detto la mamma di Giulia. 

11:56
Impagnatiello impassibile durante la sentenza

Alessandro Impagnatiello è rimasto immobile quando la prima Corte d'Assise d'Appello di Milano presieduta dalla giudice Ivana Caputo ha letto la sentenza con cui è stato confermato l'ergastolo.

Alessandro Impagnatiello durante la lettura della sentenza
Alessandro Impagnatiello durante la lettura della sentenza
11:49
Esclusa la premeditazione, confermata la crudeltà

La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha escluso l'aggravante della premeditazione e confermato la condanna all'ergastolo nei confronti di Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell'omicidio della compagna Giulia Tramontano. La sentenza dei giudici popolari, guidati dalla presidente Ivana Caputo e dalla giudice Franca Anelli, è stata letta in aula pochi istanti fa e ha escluso l'aggravante della premeditazione, confermata invece l'aggravante della crudeltà. Come nella sentenza di primo grado non sono state concesse le attenuanti generiche, richieste invece dalla difesa dell'ex barman dell'Armani Cafe', rappresentata dall'avvocato Giulia Geradini. Le motivazioni arriveranno il prossimo 15 settembre. 

11:48
Ergastolo confermato anche in appello per Impagnatiello

Alessandro Impagnatiello è stato condannato anche in secondo grado all'ergastolo (con isolamento diurno per tre mesi) per l'omicidio di Giulia Tramontano, la fidanzata al settimo mese di gravidanza, uccisa il 27 maggio di due anni fa nella loro abitazione a Senago nel Milanese. Lo ha deciso la Corte d'Assise d'appello di Milano, confermando la sentenza di primo grado. 

11:36
Attesa per la decisione della Corte d'Assise d'Appello

Attesa a breve la lettura della sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Milano, riunita in camera di consiglio per decidere sul ricorso presentato dal legale di Alessandro Impagnatiello, Giulia Geradini, reo confesso dell'omicidio della compagna incinta di sette mesi Giulia Tramontano, avvenuto a Senago il 27 maggio 2023. I giudici popolari, guidati dalla presidente Ivana Caputo e dalla giudice Franca Anelli, hanno ascoltato le arringhe della Procura generale rappresentata da Maria Pia Gualtieri, dell'avvocato della famiglia Tramontano Giovanni Cacciapuoti, parte civile nel processo, e della difesa dell'imputato che ha chiesto di riconoscere le attenuanti generiche e l'esclusione della premeditazione e della crudeltà, stabilite nella sentenza di primo grado.

09:35
Giudici in camera di consiglio, sentenza verso le 13.30

La Corte d'Assise d'Appello di Milano si è ritirata in camera di consiglio per decidere il destino di Alessandro Impagnatiello, condannato in primo grado all'ergastolo con isolamento diurno di tre mesi per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano, 29 anni, e del figlio Thiago che portava in grembo. I giudici hanno dato come orario indicativo del verdetto "le 13.30". Sia la procura generale che l'avvocato della famiglia della vittima, uccisa il 27 maggio 2023 nella sua abitazione a Senago, hanno chiesto di confermare la sentenza dell'ergastolo, mentre la difesa di Impagnatiello ha chiesto che vengano meno le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, oltre che concedere le attenuanti generiche facendo quindi scendere la pena. 

09:28
Difesa di Impagnatiello: "Riconoscergli le attenuanti generiche"

La difesa ha concluso dicendo che a "Impagnatiello è stata diagnosticata una alessitimia, cioè  una difficoltà a comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri". Infine, la legale dell'ex barman ha chiesto "l'esclusione di tutte le aggravanti, il riconoscimento delle attenuanti generiche e anche il riconoscimento della giustizia riparativa".

Udienza d’appello del processo ad Alessandro Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano
L’avvocato Giulia Gerardini prima dell’udienza d’appello del processo ad Alessandro Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano, Milano, 25 Giugno 2025. ANSA/MATTEO CORNER

 

09:20
Difesa di Impaganatiello punta a smontare le aggravanti

Giulia Geradini, legale dell'imputato, punta a smontare la premeditazione, aggravante più pesante. "Impagnatiello lascia nello zaino i guanti usati per commettere omicidio e lascia il topicida. Questi elementi sono determinanti per capire che non è  premeditato, perché un lucido assassino non avrebbe lasciato prove così importanti".  E ancora: "Tutte le ricerche che fa sul pc sono relative alla morte del feto, al possibile aborto, non alla uccisione di Giulia". La Gerardini sostiene ancora che "due ore (tempo intercorso fra l'incontro di Tramontano con l'amante del suo fidanzato e il suo rientro a Senago) non siano sufficienti per provare una premeditazione" partendo dal presupposto che "Impagnatiello ha ucciso perché l'incontro fra le due donne davanti all'Armanicafe ha fatto crollare il suo castello di bugie e distrutto la sua immagine di uomo perfetto. Ha toccato il suo narcisismo". La legale ha chiesto poi l'esclusione della crudeltà perché "le risultanze probatorie  - ha detto - hanno escluso che la Tramontano abbia avuto tempo per difendersi, non ci sono i classici segni sulle braccia e sulle mani tipiche dell'azione di difesa e quindi di rendersi conto". 

09:17
Il legale dei Tramontano: "Premeditazione e crudeltà, confermare ergastolo"

L'avvocato Giovanni Cacciapuoto ha poi sottolineato la premeditazione che "emerge in maniera incontrovertibile", ad esempio il trentaduenne sposta il divano e il tappeto del loro appartamento a Senago per non farli macchiare. "Ritengo pienamente sussistente anche la crudeltà, ha mostrato una freddezza e uno sfregio verso Giulia. L'ha accoltellata con 37 coltellate di cui 11 inferte quando lei era in vita" ha detto il legale. Parole che hanno fatto abbassare la testa al padre della vittima e hanno fatto scorrere qualche lacrime sul volto della madre della ventiseienne. "Il dolore dei miei assistiti è iniziato con la telefonata della scomparsa, poi con la scoperta dell'omicidio di Giulia. Franco Tramontano e Loredana Femiano hanno messo al mondo Giulia con amore, le hanno consentito di coltivare i suoi talenti, di farlo lontano da casa. Meritano che la Corte confermi la sentenza dell'ergastolo con isolamento diurno di tre mesi per Impagnatiello" ha concluso l'avvocato di parte civile.

08:40
Il legale dei Tramontano: "Determinanti i motivi economici"

Giovanni Cacciapuoti, legale della famiglia di Giulia Tramontano, ha spiegato nell'arringa con cui chiede la conferma dell'ergastolo che "i motivi economici sono stati determinanti nella premeditazione dell'omicidio". E ha aggiunto che "Impagnatiello era abituato ad una vita dispendiosa tra aperitivi e cene di lusso, i suoi duemila ero di stipendio non sarebbero stati sufficienti per mantenere due figli (il barman ha già un figlio nato da una precedente relazione, ndr). Nella scelta tra fare vivere Thiago (il bimbo che aveva in grambo Giulia Tramontano da sette mesi, ndr) e rinunciare alla bella vita ha optato per la seconda. 

L’avvocato Giovanni Cacciapuoti all'udienza d’appello del processo ad Alessandro Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano
L’avvocato Giovanni Cacciapuoti prima dell’udienza d’appello del processo ad Alessandro Impagnatiello per l’omicidio di Giulia Tramontano, Milano, 25 Giugno 2025. ANSA/MATTEO CORNER

 

08:38
Pg: "Giulia uccisa con fredda premeditazione, no attenuanti"

Nella su breve requisitoria, la pg ha ribadito più volte che l'ex barman "ha sempre sviato le indagini" e che "è enorme la quantità di bugie che l'imputato ha riferito in vario tempo". Per questo e anche per aver ucciso "con fredda premeditazione" una donna col suo bimbo in grembo, "non merita circostanze attenuanti". Come ha sottolineato la sostituta procuratrice generale, Impagnatiello "ha ucciso quando è stato sbugiardato definitivamente. Ha aspettato il momento favorevole". Il 27 maggio 2023, dopo che lei si era incontrata con la donna con cui il 32enne aveva una relazione parallela, lui "l'ha aspettata per due ore a casa e non le ha dato nemmeno il tempo di discutere: l'ha colpita alle spalle e l'ha uccisa". "Mentre l'aspettava ha cercato sulla rete come togliere le macchie di bruciatura dalla vasca da bagno, ha tolto il tappeto e coperto il divano dell'appartamento per evitare che restassero tracce ematiche", questo confermerebbe l'aggravante della premeditazione oltre al fatto che "per mesi Impagnatiello ha avvelenato la compagna. A dimostrare che la somministrazione del topicida avesse l'obiettivo di ucciderla è il fatto che, alla fine, l'ha uccisa", ha continuato la procuratrice. 

08:28
Pg: "Confermare ergastolo a Impagantiello"

La procura generale di Milano ha chiesto di confermare la sentenza di primo grado all'ergastolo per Alessandro Impagnatiello, imputato per l'omicidio pluriaggravato della compagna Giulia Tramontano, incinta di 7 mesi. La sostituta di pg, Maria Pia Gualtieri, in un intervento contenuto, ha ribadito la sussistenza delle aggravanti della premeditazione e della crudeltà, di cui la difesa di Impagnatiello chiede l'esclusione, e di non concedere all'imputato le circostanze attenuanti generiche. 

08:18
L'arrivo in aula di Impagnatiello. Seduto a pochi metri dai genitori di Giulia

Alessandro Impagnatiello è presente nell'aula al piano terra del Palazzo di giustizia dove è in corso il processo d'appello che lo vede imputato per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano e del figlio che portava in grembo. Per pochi secondi resta alla sinistra della corte, poi la corte gli concede di sedersi in prima fila accanto all'avvocata Giulia Geradini. Capelli e barba corta, camicia a quadretti, il trentaduenne condannato in primo grado all'ergastolo e detenuto nel carcere di Pavia guarda dritto verso i giudici. A pochi passi di distanza, in seconda fila, sono seduti invece i genitori della vittima, Franco Tramontano e Loredana Femiano.

08:12
Difesa di Impagnatiello tenta la carta della giustizia riparativa

La difesa di Alessandro Impagnatiello, condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio della compagna Giulia Tramontano e del figlio che portava in grembo, tenta - in una memoria depositata ai giudici d'appello di Milano - la carta della giustizia riparativa "con vittima surrogata", anticipando il no dei familiari della vittima a questo percorso. Per ora il 'no' arriva dalla sostituta procuratrice generale Maria Pia Gualtieri, la prima a prendere la parola in aula. Per la rappresentante dell'accusa la difesa dell'ex barman - l'imputato è presente in aula e ha rinunciato a rilasciare dichiarazioni spontanee - "non indica, non offre nessuno elemento di fatto da cui poter desumere l'utilità di questo percorsi riparatorio. Non si vede quale vantaggio potrebbe derivare per la vittima la giustizia riparativa".

07:48
Il legale di Impagnatiello chiede di escludere le aggravanti

Nella prima sentenza sono state riconosciute le aggravanti della crudeltà e della premeditazione, oltre che del legame di convivenza con la vittima e il procurato aborto. L'avvocato di Impagnatiello, Giulia Geradini, nel suo ricorso ha sostenuto che il 32enne, nelle ore successive all'omicidio abbia avuto "una condotta grossolana e maldestra" e abbia commesso "una serie di errori" che dimostrerebbero come non ci fosse stata una pianificazione, aggiungendo che aver avvelenato Giulia nei mesi precedenti al delitto avesse il solo obiettivo di interrompere la gravidanza. Il legale ha chiesto che venga meno anche l'aggravante della crudeltà, in quanto Impagnatiello non avrebbe provocato volontariamente del dolore aggiuntivo a Tramontano, non essendoci sul corpo segni di difesa. "Alessandro sta bene, siederà accanto a me e parlerà se sarà autorizzato", ha detto Geradini al suo arrivo in tribunale. 

06:43
Il ricordo della famiglia di Giulia: "Vivrai sempre nei cuori di chi ti ha amata"

"Vivrai in eterno nei cuori di chi ti ha sinceramente amata. Ai quali hai donato la tua infinita dolcezza, gentilezza e bellezza". Sono queste le parole su Instagram di Franco Tramontano, padre di Giulia, nel giorno dell'inizio del processo d'appello nei confronti di Alessandro Impagnatiello. "Cinque per sempre", ha aggiunto la madre Loredana Femiano, pubblicando una foto della famiglia al completo.

Giulia Tramontano, i post Instagram del papà Franco e della mamma Loredanoa Femiano
Giulia Tramontano, i post Instagram del papà Franco e della mamma Loredanoa Femiano
06:32
Il giorno del processo d'appello

Udienza, questa mattina in Tribunale a Milano, del processo d'appello a carico di Alessandro Impagnatiello, condannato in primo grado all'ergastolo per aver ucciso con 37 coltellate Giulia Tramontano, la fidanzata incinta di sette mesi nella loro abitazione a Senago il 27 maggio 2023. Le accuse per l'ex barman, 32 anni, sono di omicidio volontario pluriaggravato, procurato aborto e occultamento di cadavere. Davanti alla Corte di Assise d'Appello di Milano, l'avvocato Giulia Geradini chiederà l'esclusione delle aggravanti della premeditazione e della crudeltà.