
Si indaga sui motivi che hanno spinto Filippo Manni a uccidere la madre Teresa Sommario a colpi di accetta (Ansa)
Lecce, 17 giugno 2025 – L’ha colpita alla testa con una piccola accetta e poi si è allontanato. L’ennesimo femminicidio in Salento si è consumato poco prima delle 15 a Racale, comune con 10mila residenti, in provincia di Lecce. La vittima è Teresa Sommario, 53 anni, nata in Germania, trovata morta nella sua casa di via Toscana. A ucciderla sarebbe statoil figlio. Filippo Manni, 21 anni, è stato rintracciato in paese poco più di un’ora dopo il delitto.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il giovane avrebbe colpito la madre alla testa con la piccola scure in dotazione ai boy scout, di cui lui fa parte. Quindi sarebbe scappato. Manni è stato visto girare in centro a Racale ed è stato portato in caserma per essere interrogato.
La vittima e la famiglia
La vittima era separata da tempo dal marito, Daniele Manni, che in passato era stato assessore ai Lavori pubblici nel comune di Racale. La coppia ha tre figli, oltre al 21enne, il più grande, ci sono due gemelli del 2007, uno dei quali era in casa al momento dell'omicidio. Sembra che quest’ultimo non abbia sentito grida o segnali di una lite, ma solo del trambusto in casa e quando è sceso per vedere cosa stesse succedendo ha trovato la madre morta in una pozza di sangue.
Il sindaco: “Nessuna avviaglia”
"È una tragedia che non ha una spiegazione. Non ha un motivo, nasce dal nulla. Conosco la famiglia da tantissimi anni – dice il sindaco Antonio Salsetti –. È un momento duro. Faccio fatica a pensare a quanto sia accaduto. Non c'era alcuna avvisaglia. Oggi siamo sconcertati, non ho parole". "Parliamo di un ragazzo come tanti, senza alcun problema – prosegue il primo cittadino del centro salentino – È un giovane universitario, studiava a Roma, da dove era tornato poco fa".
Terzo femminicidio in un mese
Quello odierno è il terzo femminicidio nel Leccese in sole 4 settimane. L’ultimo quattro giorni fa, quando un 25enne ha colpito con un paio di forbici la compagna di 29 e la suocera di 53, per poi gettarsi dalla finestra di casa. Lo scorso 8 giugno Luigi Quarta, 81 anni, aveva sparato alla testa della moglie Amalia, prima di chiamare i carabinieri. Il 16 maggio Angelo Brigante, di 85 anni, aveva ucciso la moglie Mariateresa Parata, poi si era tolto la vita.