Oltre l’autismo Mattarella ai ragazzi "Siete un esempio, mi sento uno di voi"

Monza, il capo dello Stato inaugura il secondo ristorante di PizzAut "Nessuno è uguale a un altro: tutti devono potersi realizzare".

Oltre l’autismo  Mattarella ai ragazzi  "Siete un esempio,  mi sento uno di voi"

Oltre l’autismo Mattarella ai ragazzi "Siete un esempio, mi sento uno di voi"

di Barbara Calderola

"Non mangiavo una pizza intera da anni. La vostra è squisita. Io non sarei capace né di farla, né di servirla". Sorride, si emoziona Sergio Mattarella. Il presidente conquista PizzAut e PizzAut conquista lui. Ieri, a Monza, il Capo dello Stato ha inaugurato il secondo locale della catena fondata da Nico Acampora "per dare un futuro agli autistici. In Italia ne nasce 1 ogni 77 bambini e oggi sono 600mila e chiedono dignità e autonomia". Lui, papà di un figlio speciale per cui ha costruito il proprio sogno, è seduto a tavola con l’inquilino del colle più alto, in una domenica fuori dall’ordinario, in una data che non ha niente di causale: 2 Aprile, Giornata sulla consapevolezza dell’Autismo.

E dal Quirinale Mattarella è volato in Brianza per dire ai ragazzi che dal 1 Maggio 2021 gestiscono il primo ristorante nato a Cassina de’ Pecchi, nel Milanese, e che presto serviranno ai tavoli dei nuovi 350 coperti, che li ammira. E loro, che in tutto saranno 35, hanno ricambiato con tutto l’affetto di cui sono capaci. Da Andrea, il pizzaiolo-musicista, che l’ha accolto suonando al violino l’Inno alla Gioia e l’ha chiamato "sua maestà", a Lorenzo che associa ogni data, il compleanno del presidente, 23 luglio 1941, al giorno della settimana, a Simone, che si è laureato in Economia la settimana scorsa. Per lui hanno preparato la "Articolo 1", la pizza che racconta come l’Italia sia una repubblica fondata sul lavoro, "anche sul nostro".

Sono loro, il popolo di PizzAut emersi dal mare nero dell’indifferenza grazie al ruolo che il progetto di Acampora ha assegnato a ognuno, dopo la formazione e il tirocinio in cucina e in sala. A tavola, anche Elio, delle Storie Tese. Suo figlio Dante – "autistico, e ne sono orgoglioso" – è parte del progetto. "Questa è casa mia", dice. Nel locale lindo, nato sulle ceneri dell’ex Philips, il presidente non si risparmia. "Sono grato a Nico Acampora per averci creduto quando tutti pensavano che fosse impossibile – ha detto Mattarella a fine pranzo –. PizzAut è un posto dove c’è una professionalità di alto livello. Ringrazio Acampora perché ciò che ha sognato oggi è realtà. Questo luogo non è soltanto un esempio, è un posto di normalità, perché si lavora come fanno tutti. Ogni persona ha un proprio modo di esprimersi, di vivere, secondo la propria sensibilità, nessuno è uguale a un altro. Questo significa che tutti devono avere la possibilità di realizzarsi".

Il presidente s’inchina davanti a cuochi e camerieri, "perché avete dimostrato cosa significa impegnarsi, lavorare insieme, essere solidali. La mia riconoscenza nei vostri confronti è piena e sincera". "Mattarella uno di noi", al presidente in dono il celebre grembiule rosso della brigata, uguale a quello indossato da papa Francesco e come il pontefice ripete: "Sono uno di voi. Per me è un complimento".