Nove pietre d’inciampo sono state posate davanti alla sede dell’epoca della questura di Udine, in via Treppo, in memoria di altrettanti appartenenti alla questura deportati nel 1944 e deceduti nei campi di sterminio nazisti. Alla cerimonia hanno preso parte i discendenti dei nove caduti e il figlio dell’unico sopravvissuto alla deportazione (il maresciallo Spartero Toschi che poi morì nel 1964), il capo della Polizia Lamberto Giannini, l’arcivescovo Bruno Mazzoccato e il prefetto Marchesiello.
CronacaNove pietre d’inciampo Ricordano agenti deportati