Martedì 30 Aprile 2024

Multato anche con il pass disabili. "E il sindaco non mi riceve"

Ex lavoratore della Snia di Varedo soffre di broncopolmonite cronica e vive attaccato a una bombola d’ossigeno, fa fatica a camminare e usa la sua auto solo per accompagnare la moglie, sua coetanea, a fare la spesa di Daniela Salerno

Francesco Ferrante

Francesco Ferrante

Paderno Dugnano (Milano), 17 dicembre 2014 -  Dopo 5 mesi è ancora nervoso Francesco Ferrante, 74enne di Paderno, nel raccontare la spiacevole vicenda che lo ha visto protagonista in città. Da giugno gli è stato concesso di usufruire, con apposito contrassegno, dei posteggi dedicati ai disabili. Ex lavoratore della Snia di Varedo soffre di broncopolmonite cronica e vive attaccato a una bombola d’ossigeno, fa fatica a camminare e usa la sua auto solo per accompagnare la moglie, sua coetanea, a fare la spesa. «Era il primo luglio - racconta - quando sono andato al centro commerciale Carrefour di Paderno a fare la spesa e ho posteggiato negli spazi per disabili. Tornato in macchina ho trovato una multa di 58,60 euro sul parabrezza. Il contrassegno era esposto sul lunotto posteriore e gli agenti non lo avevano visto, mi sono subito recato al comando dai vigili per chiedere spiegazioni. Dopo un breve battibecco con l’agente che aveva firmato la multa non c’è stato nulla da fare e sono andato via deluso». Ha poi pagato la sanzione e si è lasciato togliere i due punti dalla patente previsti dal codice della strada, ma quell’episodio non gli è proprio andato giù.

«Ho mandato una raccomandata in Comune, chiedevo di incontrare il sindaco per potergli raccontare l’episodio, volevo spiegare l’accaduto davanti a una commissione apposita. È assurdo che abbiano fatto la multa a me, quando ero effettivamente titolare del permesso e, credetemi, era esposto sul lunotto posteriore. Sono stato poi convocato in comando dal comandante, ma con lui non sono riuscito a istaurare un dialogo. Volevo parlare con il sindaco Marco Alparone, ma nonostante gli abbia inviato altre quattro raccomandate, non solo non mi ha mai ricevuto, ma non mi ha neppure risposto».

«Strano - è il commento del sindaco Marco Alparone -. Ricevo giornalmente una trentina di persone, tutte le mattine, anche senza appuntamento. Non ricordo dell’episodio, forse non mi sono state recapitate queste raccomandate, ma assicuro che se qualcuno vuole confrontarsi con me può venirmi a trovare in studio ogni mattina, non mi sono mai rifiutato di incontrare un cittadino e non lo farò questa volta». «Non mi interessano i soldi - ha concluso Ferrante -, ma vorrei venissero comprese le mie ragioni. Sono stato trattato in maniera scorretta, io ho il permesso per stare in quel posteggio, credo che nel sanzionare bisogna anche avere del buon senso. Se dovessi recuperare i soldi spesi li darei in beneficenza, non voglio elemosinare nulla, ma solo far rispettare un mio diritto e aver la possibilità di confrontarmi con chi dovrebbe rappresentare la comunità padernese».