Giovedì 9 Maggio 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Cronaca

Mosca sfida ancora gli Stati Uniti "Nessuno sceriffo potrà fermarci"

Il segretario di Stato Blinken: "Putin ha fallito gli obiettivi". La premier finlandese in visita da Zelensky

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di Alessandro Farruggia

Tra Occidente e Russia è sempre più dialogo tra sordi. Il primo determinato a far fallire l’invasione in Ucraina, il secondo deciso a portarla avanti non importa a che prezzo. Vladimir Putin, è intervenuto al Forum euroasiatico di Bishek, in videocollegamento da Mosca e ha lanciato un avvertimento a Washington. "Ci sono sempre più Paesi – ha detto – che vogliono perseguire una politica indipendente. Nessuno sceriffo del mondo può fermare questo naturale processo globale, spero che si rendano conto che questa politica è assolutamente inutile". "Chi cerca di isolare la Russia si fa male da solo – ha proseguito – . La Russia è riuscita a sostituire le importazioni nei settori chiave per la sovranità del Paese ma non ha intenzione di disconnettersi dalle tecnologie delle economie avanzate. Non ci faremo escludere. Anzi, la Russia sta diventando un pò più forte grazie alle sanzioni, Ad esempio restiamo il più grande esportatore di grano al mondo, il numero uno".

Dura la risposta del segretario di Stato americano Anthony Blinken. "ll presidente Putin ha fallito – ha detto intevenendo alla George Washington university – e non ha raggiunto neanche uno dei suoi obiettivi strategici. L’invasione dell’Ucraina si è ritorta contro Putin e ha centrato l’opposto dei suoi obiettivi strategici. Invece di cancellare l’indipendenza dell’Ucraina, l’ha rafforzata. Invece di dividere la Nato l’ha unita. Invece di affermare la forza della Russia l’ha messa in pericolo. Invece di indebolire l’ordine internazionale, ha spinto i paesi a unirsi per difenderlo".

Dal vecchio continente gli hanno fatto eco gli alleati. "Putin – ha detto al forum di Davos il cancelliere tedesco Olaf Scholz – non deve vincere la sua guerra. E sono convinto che non la vincerà". Come Blinken Scholz ha sottolineato che il presidente russo "ha già mancato i suoi obiettivi strategici" e si è detto sicuro che "Putin negozierà seriamente una pace solo se si renderà conto che non può sfondare le difese ucraine". In ogni caso, ha avvertito Scholz, "non ci sarà pace imposta: l’Ucraina non l’accetterà e nemmeno noi". Così, ovviamente, la Gran Bretagna. "La democrazia e la libertà – ha detto la ministra degli esteri britannica Liz Truss – devono sconfiggere l’aggressione autocratica. Dobbiamo essere sicuri che Putin perderà e che l’Ucraina vincerà".

Ieri c’è stata la visita in Ucraina della premier finlandese, Sanna Marin, che è stata a Bucha e Irpin,e poi ha incontrato il presidente Zelensky ha ringraziato il governo finlandese "per il loro sostegno" e, in particolare, per le sanzioni alla Russia, i pacchetti di assistenza alla difesa dell’Ucraina nonché per l’assistenza finanziaria e umanitaria.

Da Mosca intanto arriva una nuova bocciatura della bozza di piano italiano di pace. Questa volta il disco rosso viene dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov, dopo che due giorni fa si era espresso contro un superfalco come Dmitry Medvedev. "Nessuno – ha detto Lavrov, in un’intervista a Rt arabic – ci ha consegnato niente, possiamo solo essere guidati dalle descrizioni di questa iniziativa che appaiono sui media. Se verrà confermata l’autenticità del piano presentato dalla stampa, allora possiamo dire che tali iniziative non sono serie e suscitano rammarico per la conoscenza dell’argomento da parte degli autori". "Per quanto ne so – ha argomentato – il piano dice che la Crimea e il Donbass dovrebbero far parte dell’Ucraina ricevendo ampia autonomia. Bene, politici seri che vogliono ottenere un risultato e non si impegnano in autopromozione davanti agli elettori non possono proporre queste cose". Il tentativo italiano è fallito.