di Alessandro Farruggia Tra Occidente e Russia è sempre più dialogo tra sordi. Il primo determinato a far fallire l’invasione in Ucraina, il secondo deciso a portarla avanti non importa a che prezzo. Vladimir Putin, è intervenuto al Forum euroasiatico di Bishek, in videocollegamento da Mosca e ha lanciato un avvertimento a Washington. "Ci sono sempre più Paesi – ha detto – che vogliono perseguire una politica indipendente. Nessuno sceriffo del mondo può fermare questo naturale processo globale, spero che si rendano conto che questa politica è assolutamente inutile". "Chi cerca di isolare la Russia si fa male da solo – ha proseguito – . La Russia è riuscita a sostituire le importazioni nei settori chiave per la sovranità del Paese ma non ha intenzione di disconnettersi dalle tecnologie delle economie avanzate. Non ci faremo escludere. Anzi, la Russia sta diventando un pò più forte grazie alle sanzioni, Ad esempio restiamo il più grande esportatore di grano al mondo, il numero uno". Dura la risposta del segretario di Stato americano Anthony Blinken. "ll presidente Putin ha fallito – ha detto intevenendo alla George Washington university – e non ha raggiunto neanche uno dei suoi obiettivi strategici. L’invasione dell’Ucraina si è ritorta contro Putin e ha centrato l’opposto dei suoi obiettivi strategici. Invece di cancellare l’indipendenza dell’Ucraina, l’ha rafforzata. Invece di dividere la Nato l’ha unita. Invece di affermare la forza della Russia l’ha messa in pericolo. Invece di indebolire l’ordine internazionale, ha spinto i paesi a unirsi per difenderlo". Dal vecchio continente gli hanno fatto eco gli alleati. "Putin – ha detto al forum di Davos il cancelliere tedesco Olaf Scholz – non deve vincere la sua guerra. E sono convinto che non la vincerà". Come Blinken Scholz ha sottolineato che il presidente russo "ha già mancato i suoi obiettivi strategici" ...
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