Venerdì 19 Aprile 2024

Monte Velino, recuperati i corpi di 3 escursionisti dispersi

La prima a essere individuata è stata Valeria Mella. Con lei si cercavano il fidanzato e altri due amici. Non si avevano più notizie di loro dal 24 gennaio

Dispersi sul  Velino, corpo ritrovato è di Valeria Mella (Ansa)

Dispersi sul Velino, corpo ritrovato è di Valeria Mella (Ansa)

Avezzano (L’Aquila), 19 febbraio 2021 – Aggiornamento: Monte Velino: trovato il corpo dell'ultimo escursionista disperso

 

C'erano metri e metri di neve e ghiaccio. Ma Simba, pastore tedesco dei carabinieri cinofili di Bologna, non si è lasciato distrarre. Ha fiutato che quello era il posto giusto. E ha continuato a scavare, con forza, quasi ferendosi le zampe perché era come bucare il cemento. E' stato un cane, alla fine, a guidare i soccorritori sul Velino, nel ventisettesimo giorno di ricerca dei 4 escursionisti dispersi. Il corpo di Valeria Mella, 25 anni, è stato il primo ad essere individuato, sotto un muro di neve alto fino a dodici metri a Valle Majelama, a 1.800 metri di quota, tra le valanghe che hanno confuso tutto. Poco dopo sono stati  recuperati altri due corpi. Le ricerche del  quarto disperso riprenderanno domani mattina.  Valeria era partita da Avezzano (L'Aquila) con il fidanzato Gianmarco Degni, 26 anni, e gli amici  Tonino Durante, 60 anni e Gian Mauro Frabotta, 33.

Dispersi da quasi un mese, mai tornati a casa dopo un'escursione sulle montagne che amavano, domenica 24 gennaio. L'allarme era scattato in serata quando il papà della ragazza, maresciallo dei carabinieri, aveva fatto partire le ricerche. Da allora sono stati impegnati centinaia di uomini e mezzi in arrivo da tutta Italia, dal 3d radar agli elicotteri ai cani. Le ricerche sono state sospese solo quando il maltempo non ha dato tregua. Soccorso alpino, vigili del fuoco, esercito, finanza, carabinieri e polizia hanno battuto per settimane un'area vasta chilometri. Con le nuove nevicate che ogni volta costringevano a partire da capo con il lavoro.

I quattro amici avevano parcheggiato le auto a Forme, all'imbocco di valle Majelama, la valle delle aquile e dei grifoni, a un chilometro dal rifugio Casale da Monte. Volevano arrivare a Punta Trento, una cima di fronte al Bicchero, per la gente di montagna sono i due gendarmi.  La valanga li ha investiti quando ormai erano sui duemila metri, li ha travolti con un mare di neve, ghiaccio, detriti e li deposti duecento metri più a valle, dove si è placata la sua furia e si è fermata. 

Sono state settimane di dolore e attesa. Le ricerche hanno avuto come 'spettatori' centinaia di persone, che hanno abbracciato idealmente le famiglie dei dispersi, facendo scudo al loro dolore. Amici di tutti ad Avezzano. "Porta giù i ragazzi, vi aspettiamo", avevano scritto in paese sulla saracinesca di Tonino Durante, un negozio di coltelleria e una  passione decennale per la montagna. Cugino di Gian Mauro Frabotta, 33 anni, ingegnere dell’Eni a Milano, grande conoscitore delle cime, nel 2019 aveva scalato l’Himalaya, portando lassù per una promessa il marchio del papà, che ha una bottega di specialità abruzzesi. E ha un negozio di articoli sportivi proprio di fronte a quello di Tonino anche il padre di Gianmarco Degni, 26 anni, studente, fidanzato di Valeria Mella, bellezza radiosa, laureata in fisioterapia e amante del teatro. Racconta il direttore artistico della stagione musicale dei Marsi, Massimo Coccia: "Era stata la prima a inviarci un videomessaggio sulla voglia di tornare in sala, per ascoltare  concerti dal vivo. Mi era sempre vicina, in teatro da quando aveva 16 anni o nel sito archeologico di Alba Fucens, proprio sotto il Monte Velino, dove ogni estate da 5 anni teniamo un festival. Per me è sempre stata una figlia, in realtà un angelo per tutti coloro che l'hanno conosciuta anche per qualche istante". Le auto degli escursionisti erano state ritrovate sulla strada bianca che porta al monte Bicchero, le squadre avevano seguito le orme ma poi a 1.600 metri quelle tracce non si vedevano più, cancellate forse da neve e vento.