Lunedì 29 Aprile 2024

Minacce social al ministro Di Maio: polizia individua tre presunti autori

Perquisizioni a Milano, Vicenza e Udine: riscontrate sui telefoni dei tre soggetti la presenza degli account anonimi utilizzati per l'inoltro dei messaggi

La Polizia ha individuato 3 presunti autori delle minacce social al ministro Di Maio

La Polizia ha individuato 3 presunti autori delle minacce social al ministro Di Maio

Roma, 16 aprile 2022 - Sarebbero stati individuati i tre presunti autori dei messaggi di minacce rivolti su Twitter al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Questa mattina la polizia, nell'ambito di una attività d'indagine avviata dal Servizio Polizia Postale e coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, con gli operatori dei Compartimenti Polizia Postale di Milano, Trieste e Venezia, insieme personale delle Digos di Milano, Vicenza ed Udine, ha eseguito tre perquisizioni che hanno permesso di riscontrare sui telefoni dei tre soggetti la presenza degli account anonimi utilizzati per l'inoltro dei messaggi. Fra i soggetti perquisiti, anche una casalinga di mezza età, che vive in provincia di Milano. Gli uomini della Polizia postale hanno cristallizzato il suo profilo Instagram in funzione delle indagini (l'indagata non potrà più postare almeno per qualche tempo). La donna non risulta legata a nessun ambiente politico, sembra avere difficoltà economiche e aveva scritto, rivolta a Di Maio: "Muori male... scusate lo sfogo ma sono al limite". Gli agenti le hanno sequestrato il telefono cellulare per gli accertamenti.

In seguito alla pubblicazione su Twitter da parte del ministro Di Maio di dichiarazioni sulla guerra in Ucraina, erano comparsi messaggi di risposta come "Muori male, e magari per mano del popolo", "Sì dai, armateci e decideremo poi a chi vogliamo sparare", "Non ci sono parole per descrivere, vai solo buttato nel rusco".

La polizia postale ha anche individuato su Telegram e altre pagine social altri messaggi che riportavano minacce minacce. Uno di questi è stato pubblicato in un canale di propaganda filo russa e testualmente recisa: "Ma un cecchino…che ci ammazzi i 4 distruttori dell'Italia, non ce lo possiamo mandare?".