Venerdì 3 Maggio 2024

Napoli, due aggressioni a medici in poche ore. Croce Rossa: "Peggio che in guerra"

Grido d'allarme della Croce Rossa. Telecamere in arrivo sulle ambulanze. Il ministro Speranza: "Approvare al più presto la norma contro la violenza ai camici bianchi"

Croce Rossa (Foto Torres)

Croce Rossa (Foto Torres)

Napoli, 2 gennaio 2020 - La situazione a Napoli, per i medici, sta diventando insostenibile. La pagina Facebook 'Nessuno tocchi Ippocrate' denuncia oggi due nuove aggressioni, avvenute in poche ore nel capoluogo campano. Dopo il petardo lanciato sotto l'ambulanza in servizio nel quartiere di Barra, poco dopo la mezzanotte all'ospedale San Giovanni Bosco, un medico donna internista è stata aggredita verbalmente e fisicamente con una bottiglia in faccia, da un paziente probabilmente psichiatrico, senza un apparente motivo. Come scrive 'Nessuno tocchi Ippocrate', sono solo gli ultimi episodi di una lunga serie di aggressioni "alle donne" nel 2019. "Ed è raccapricciante aprire il nuovo anno, con un episodio di violenza proprio contro una donna", scrivono ancora dall'Associazione. 

La denuncia di 'Nessuno tocchi Ippocrate' viene commentata dal presidente della Croce Rossa provinciale di Napoli, Paolo Monorchio. "L'aspetto più inquietante di questi nuovi episodi di aggressione a personale sanitario e di danneggiamento delle ambulanze a Napoli è che ci si abitui a questo stato di cose - dice Monorchio -, fatti che non avvengono neppure nei territori di guerra in quanto i mezzi di soccorso ed il personale sono protetti dalle convenzioni internazionali. A Napoli non è così".

"Dal petardo un pericolo reale"

A proposito del petardo fatto esplodere sotto l'ambulanza, 'Nessuno tocchi Ippocrate' chiarisce: "Quanto avvenuto ieri è di straordinaria gravità e molto pericoloso - spiega il presidente Manuel Ruggiero -: trasportiamo ossigeno gassoso che è infiammabile e l'ambulanza avrebbe potuto subire danni importanti con quel lancio del petardo e con conseguenze per le persone". La denuncia è forte: "A Napoli il motto 'Non sparate sulla Croce Rossa' non viene applicato".

Telecamere sulle ambulanze

E l'ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale sanitario - in particolare il petardo sopracitato - porta un primo effetto concreto: entro due settimane saranno installate a Napoli le prime telecamere sui mezzi di soccorso. Lo annuncia il dg dell'Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva. "Siamo pronti a concretizzare ulteriori azioni deterrenti - dice - come le telecamere sulle ambulanze per le quali è già stato disposto l'affidamento, la prima installazione è prevista entro il 15 gennaio".

Il ministro Speranza

A stretto giro arriva anche il commento del ministro della Sanità, Roberto Speranza. "Le aggressioni a chi ogni giorno si prende cura di noi sono semplicemente inaccettabili", scrive su Twitter il ministro a proposito degli episodi di Napoli. "Bisogna approvare al più presto la norma, già votata al Senato, contro la violenza ai camici bianchi - aggiunge -. Non si può aspettare".

Medici aggrediti, i dati

Dal tentativo di strangolamento fino a vere e proprie spedizioni punitive, parolacce e insulti: il 66% dei medici, ovvero quasi 7 su 10, dichiara di aver subito un'aggressione da parte dei pazienti. Di questi, oltre due su tre sono stati aggrediti verbalmente, mentre la restante parte fisicamente.

I dati arrivano dall'ultimo sondaggio condotto dal sindacato dei medici dirigenti Anaao Assomed. Le aree più a rischio sono la psichiatria e il pronto soccorso, ed i pericoli maggiori si corrono nel Mezzogiorno: arriva infatti al 72% nel Sud e nelle Isole il numero di medici che denuncia aggressioni, e sale all'80% tra chi, di loro, lavora nei pronto soccorsi.