Lunedì 29 Aprile 2024

Matteo a Letta: "Il campo riformista è casa mia"

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No, non solo questioni giudiziarie, ma anche importanti temi politici hanno caratterizzato la giornata di Matteo Renzi. Parole che, di sicuro, non mancheranno di suscitare dibattito, specie nel Partito democratico e, più in generale nel centrosinistra.

Si parte con una significativa apertura al Pd. Scandisce il leader di Italia Viva nel salotto di Vespa: "A sinistra decidano che cosa fare da grandi, il Pd deve capire che gioco vuole giocare. Se Enrico Letta fa un ragionamento riformista, non è un campo largo ma l’area riformista e quella è casa mia da sempre". Insomma, un invito chiarissimo al dialogo, pur con paletti precisi. Ma non c’era un progetto centrista all’orizzonte? Puntualizza l’ex sindaco di Firenze: "Un Grande Centro con Giovanni Toti (leader dei neocentristi di Cambiamo! ndr.)? Non si organizzano i partiti sommando i leader o presunti tali, sommando i gruppi dirigenti e le ambizioni".

Durissima e impietosa, invece, l’analisi sul futuro di Giuseppe Conte e dei Cinquestelle: "I Cinquestelle sono finiti. Hanno interpretato una grandissima richiesta di cambiamento nel 2013 poi nel 2018 hanno vinto le elezioni politiche. Ma i 5Stelle sono alla fine della loro parabola. Dopo la fine del governo Conte 2 stanno tramontando si sono eliminati da soli, ormai il loro percorso è giunto alla fine".

Parole che, del resto, anche Teresa Bellanova, fedelissima di Renzi e viceministra alle Infrastrutture, aveva anticipato: "C’è un’area progressista e riformista che aspetta solo di avere una rappresentanza politica. Benvenuto chi si mette al lavoro insieme a noi".