Oggi come 75 anni fa, "italiani e italiane, insieme, per una nuova Italia". È un messaggio di speranza per "la rinascita del Paese", quello mandato dal presidente Sergio Mattarella per la Festa della Repubblica. Un auspicio che coincide con la voglia di ripartenza dei cittadini: ieri, nel percorso tra il Quirinale e l’Altare della Patria, dove Mattarella ha deposto la corona commemorativa dei caduti, tanti hanno salutato l’auto del presidente. Niente parata militare neppure quest’anno, ma il passaggio delle Frecce Tricolor– ha emozionato. Insieme a Mattarella c’erano le più alte cariche dello Stato, a partire dal premier Mario Draghi e dai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati. "Alle Forze Armate, – sottolinea Mattarella – va la riconoscenza del Paese per il valore dimostrati nella complessa e delicata emergenza che minaccia la nostra salute".
Solo a Basovizza (Trieste), la festa è stata macchiata da ignoti che hanno affisso alcuni cartelloni – "2 giugno 2021 Italia merda" e "Trieste è territorio libero", scritti in sloveno non del tutto corretto – alla base del monumento alla Foiba.