Martedì 23 Aprile 2024

"Ma cosa c’entrano i ’picciriddi’"

"Cosa c’entrano i picciriddi? Perché anche loro? Che gli hanno fatto?". I ‘picciriddi’, i bambini, sono Alessia di 15 anni e Vincenzo di 11 anni, che Angelo Tardino, lo zio, non ha risparmiato in una furia omicida che si è scatenata ieri mattina alla periferia di Licata, quando l’uomo ha sterminato, insieme a Alessia e a Vincenzo, il proprio fratello Diego e la cognata Alessandra Angela Ballacchino. Poi, ha rivolto l’arma contro se stesso, e ha sparato l’ultimo colpo.

È soprattutto di loro, dei “picciriddi”, che si parla nel bar Sombrero, punto di ritrovo all’ingresso di una città che vive di mare, con un porto turistico privato importante, e di agricoltura, il cui sviluppo ha fatto fiorire negli anni distese di serre, il cui luccichio al sole si confonde con l’azzurro del mare e inganna gli occhi di chi arriva da Caltanissetta. Licata appartiene alla provincia di Agrigento, ma è a una ventina di minuti da Gela, nel Nisseno.