Mercoledì 24 Aprile 2024

I lupi stanno cambiando abitudini? Ecco cosa ne pensano gli esperti

Sempre più frequenti gli avvistamenti e gli avvicinamenti ai paesi. Gli zoologi sugli incroci con i cani: fenomeno ignorato

Roma, 29 aprile 2023 - Ma i lupi stanno cambiando abitudini? E quanto contano gli ibridi per spiegare il fenomeno? Ecco cosa sapere.

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I lupi stanno cambiando abitudini?

Sono sempre più vicini alle nostre case, ai nostri paesi. Le segnalazioni si moltiplicano in tutta Italia - come se di colpo il grande predatore avesse perso la sua aura misteriosa - e gli scienziati sono al lavoro per capire se siamo davanti a una percezione (molto diffusa) o a un fenomeno davvero nuovo. “Stiamo lavorando con l’Università di Vienna anche su questo”, anticipa Duccio Berzi, tecnico faunistico della task force lupo Regione Toscana. Annota: “Ma è scorretto dare l’idea che sia successo di colpo. Il processo è stato graduale, lo conosciamo da anni anche se in alcune zone d’Italia non si era ancora manifestato”.

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Il fenomeno lupi ibridi

Il ragionamento approda inevitabilmente a una domanda: ma in questo cambiamento di abitudini quanto contano gli ibridi? E soprattutto quanti sono? Molto resta da capire ma su un punto, almeno, gli esperti sono d’accordo: il fenomeno è sostanzialmente ignorato.

Lupi ibridi, quanti sono

Il monitoraggio dell’Ispra realizzato tra 2020 e 2021 “affronta in modo molto marginale un problema che riguarda principalmente la conservazione del lupo”, rimarca Berzi. Ma perché non viene affrontato? “Perché bisogna metterci i soldi e prendere decisioni scomode - è la risposta -. La sterilizzazione? Lunga e molto onerosa, parliamo di operazioni che possono costare 10.000 euro ad animale. Quindi la cifra è davvero considerevole, perché gli ibridi rappresentano dalle stime il 20-30% dei 3.300 lupi presenti in Italia. Non può essere la strada, diventerebbe una cifra da Finanziaria”.

Lupi Ibridi e comportamento

Gli esperti concordano anche su un altro punto fondamentale: è ancora presto per arrivare a conclusioni sul comportamento dei lupi incrociati con i cani. Davvero può essere diverso? Molto resta ancora da capire e tanto dipende anche dalla razza, “una cosa è il lupo cecoslovacco un’altra il Labrador”, osserva Berzi.

Paolo Ciucci, zoologo della Sapienza tra i pochi in Italia a studiare il fenomeno con continuità, da scienziato invita alla cautela. Ricorda: “Il primo articolo di Luigi Boitani risale al 1981”. Alla domanda se un lupo ibrido, soprattutto di nuova generazione, possa essere più confidente la risposta è prudente: “Questa resta un’ipotesi, tutta da verificare. Servono pazienza e serenità, la scienza deve avere il suo spazio”.

“Lupi ibridi, problema ignorato”

Ma indica senza esitazioni il “problema vero”: “Manca a livello nazionale una reazione seria a questa situazione. Manca da trent’anni. Mi chiedo: cosa hanno fatto le Regioni e qual è la strategia del ministero, anche quella che intende attuare nei prossimi anni? La gestione della fauna selvatica in un paese altamente abitato come l’Italia è una questione critica. Ma l’argomento degli ibridi resta tabù anche nella comunità scientifica”.