Mercoledì 24 Aprile 2024

L’operaio morto alla Farnesina Un testimone: ha urlato ’aiuto’

La procura di Roma indaga per omicidio colposo. Le ipotesi: errore umano. o un malfunzionamento

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Ha gridato "aiuto" per salvarsi la vita. Un urlo lanciato pochi secondi prima di morire, quando ha compreso che quell’ascensore lo stava per schiacciare. Parole percepite da un funzionario della Farnesina che ha allertato i carabinieri in servizio al ministero degli Esteri che hanno effettuato un sopralluogo ma senza esito. Si è consumata in pochi istanti la tragedia per Fabio Palotti, operaio 39enne, morto mercoledì mentre era al lavoro in un vano ascensore nel dicastero. I primi risultati dell’autopsia: l’uomo è morto sul colpoper le gravissime lesioni da schiacciamento. La morte è sopraggiunta immediatamente, non c’è stata agonia. Forse l’operaio ha tentato un disperato tentativo di rannicchiarsi in uno spazio di una manciata di centimetri. Il telefonino dell’operaio non è stato trovato: gli inquirenti pensano che possa essere finito in un’intercapedine. L’indagine prosegue, il fascicolo è contro ignoti e l’ipotesi di reato è omicidio colposo. Per accertare la dinamica di quanto avvenuto il pm Antonino Di Maio ha disposto una consulenza sulla cabina-ascensore: un’anomalia nel funzionamento della modalità "manutenzione" o l’operaio si sia dimenticato di inserirla prima di iniziare il lavoro.