Venerdì 26 Aprile 2024

Lo sfogo di Harry "Rivorrei solo indietro papà e mio fratello Ma sono stato tradito"

Il secondogenito di Carlo III rilancia le accuse della serie tv in vista dell’uscita del suo libro di memorie che fa tremare i Windsor "Dipingono me e Meghan come cattivi, non vogliono riconciliarsi"

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di Riccardo Jannello

La ruota di scorta, il ricambio, proprio non ci sta: Harry in due interviste che andranno in onda domenica (nel Regno Unito su Itv affidata all’amico di sempre Tom Bradby nella trasmissione "News at 10", negli Stati Uniti su Cbs con Anderson Cooper in "Sixty Minutes") allargherà ancora di più la forbice che lo separa dal fratello William mentre cercherà un riavvicinamento al padre Carlo non tanto come istituzione – che comunque rispetta -, ma in quanto famiglia.

"Ne ho sempre voluta avere una – ha detto il duca di Sussex alle due tv, che hanno anticipato alcune delle dichiarazioni –, non doveva finire così. Vorrei riavere indietro mio padre, vorrei riavere indietro mio fratello, ma loro (e la stilettata è rivolta soprattutto a William e alla moglie Kate, ndr) pensano sia meglio dipingerci come i cattivi e non hanno nessuna volontà di riconciliazione". Probabilmente l’invito che Carlo avrebbe rivolto al figlio minore e alla consorte per l’incoronazione del 6 maggio potrebbe servire come primo passo per un chiarimento. Le due interviste sono strumentali all’uscita il 10 gennaio del libro firmato da Harry e intitolato "Spare" (appunto il ricambio o anche il minore), quattrocento pagine di veleni editi dal colosso Penguin Random House, un libro di memorie che il principe ha affidato come penna al premio Pulitzer John Joseph Moehringer a cui si deve la stesura del ben noto "Open" (oltre a "Il bar delle grandi speranze" da cui è stato tratto il film diretto da George Clooney), l’autobiografia del tennista Agassi che conteneva attacchi durissimi al padre.

In questo sono il fratello e la cognata i bersagli più colpiti, i loro sotterfugi per l’uscita dalla Royal Family di Harry e Meghan, i loro comportamenti anche negli ultimi incontri. Ma ce n’è anche per quella che il principe chiama "la stampa al servizio di Buckingham Palace" che ha contribuito a diffondere "notizie false imboccate" dai parenti: "Così quando dicono per sei anni che non possono fare un comunicato per proteggerci ma lo fanno per altri membri della famiglia si arriva a un punto in cui il silenzio è tradimento". Il libro e le interviste ribattono anche sul tema di Lady Diana, ancora popolare e spendibile: Harry continua a ripetere di avere difeso la sua Meghan dalla paura che potesse fare la fine della madre.

La scelta dei due intervistatori e del biografo non è avventata, anzi dietro c’è un marketing ben preciso anche se viene precisato che "Spare" non verrà serializzato sulla stampa. Tom Bradby è stato per anni corrispondente reale e dei Windsor sa molte cose, tante riferite dallo stesso Harry, mentre Anderson Cooper è rampollo per parte di madre della ricca famiglia Vanderbilt e fratello di Carter, che si suicidò in una situazione familiare molto complessa in parte paragonabile a quella dei Sussex. "Per lui l’intervista è uno scoop - ha detto una fonte del Daily Mail -, ma anche Harry ci guadagna portando le sue campagne per la salute mentale in un programma guardato da tutti i politici e i decision-maker". I ricavati di libro e interviste finiranno a una serie di "charities" create dal principe. Per la Royal Family non bastava la serie Netflix "Harry e Meghan", ora "Spare" che, secondo una fonte citata dal Times, "sarà peggio di quanto ci si aspetti: tutto è messo a nudo. Ci sono dettagli e una descrizione dura della lotta tra i fratelli. Non riesco a vedere come Harry e William potranno riconciliarsi".