Venerdì 17 Maggio 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

L’Italia protagonista Meloni volerà da Biden La richiesta degli Usa: alzare le spese militari

Giovedì il vertice: sul tavolo anche l’addestramento dei soldati ucraini. Washington spingerà per fermare gli accordi commerciali con la Cina.

L’Italia protagonista  Meloni volerà da Biden  La richiesta degli Usa:  alzare le spese militari

L’Italia protagonista Meloni volerà da Biden La richiesta degli Usa: alzare le spese militari

di Alessandro Farruggia

Meloni da Biden, Zuppi forse da Xi. Con la guerra in Ucraina che prosegue come se non ci fosse un domani i governi occidentali schierati contro l’aggressione russa si compattano mentre il tentativo di mediazione umanitaria vaticana cerca di ottenere consensi in un attore chiave – non schierato ma assai benevolo con Mosca – come è la Cina. Giorgia Meloni si è rivelata (con qualche sorpresa americana, che temeva i suoi alleati) una campionessa di atlantismo e questo conterà molto nella sua visita a Washington, che giovedì la vedrà incontrare Joe Biden. "I due leader – ha fatto sapere ieri la Casa Bianca – discuteranno dei loro interessi strategici comuni, inclusi l’impegno condiviso a continuare a sostenere l’Ucraina, gli sviluppi in Nord Africa e una più stretto coordinamento transatlantico riguardo alla Cina. I due parleranno inoltre della prossima presidenza italiana del G7 nel 2024". Sul primo punto Biden chiederà all’Italia di contribuire maggiormente all’addestramento dei militari ucraini e di aumentare le spese militari. Ma la richiesta più pressante sarà un’altra: non rinnovare gli accordi strategici tra Cina e Italia per il progetto “nuova via della seta“. Meloni ci pensa, Biden spingerà perché si decida in tal senso.

Il Vaticano prosegue intanto i preparativi per la visita del cardinale Matteo Zuppi, inviato speciale del Papa per la crisi Ucraina. Dopo Kiev, Mosca e Washington sarà la volta di Pechino. Si spera possa essere entro la prima settimana di agosto. "Sarà molto difficile che possa incontrare Xi – osserva padre Bernardo Cervellera, già direttore di Asianews e oggi missionario ad Hong Kong – ma non è detto perché questi potrebbe fare un gesto di benevolenza dopo l’intervista del cardinale Parolin ai media vaticani sull’accordo per a nomiina dei vescovi in Cina, che è stata molto apprezzata a Pechino. Il governo cinese apprezza che Zuppi vada in Cina e chieda il suo impegno per la pace: anche se non dovese vedere Xi, sarà quindi benevenuto".

Nel frattempo in Ucraina proseguono le battaglie e diventa sempre più frenquente l’uso delle munizioni a grappolo, del quale ne hanno fatto le spese due giornalisti. Un reporter russo, Rotslav Zhuravlev, dell’agenzia Ria Novosti è stato uciso da bombe a grappolo ucraine e altri quattro giornalisti russi sono rimati feriti. Un corrispondente ucraino che lavorava come operatore tv per la tedesca Deutsche Welle, Yevghen Shelko, è stato invece ucciso da bombe a grappolo russe.