di Giampaolo Pioli NEW YORK I repubblicani vogliono la testa di Topolino. Il personaggio simbolo della Walt Disney – da quando ha debuttato 94 anni fa in un cortometraggio in bianco e nero – potrebbe avere le ore contate. Nel 2024, infatti, la protezione del copyright per Mickey Mouse scadrà, rendendo di dominio pubblico la versione originale e d’altri tempi di Steamboat Willie, rendendola libera da utilizzare per artisti, imprese e fan. Un gruppo di legislatori repubblicani – si legge sul Los Angeles Times – ha deciso di opporsi a qualsiasi sforzo per estendere la protezione, già prorogata due volte dalla data di scadenza originale nel 1984. Un modo per punire la Disney, che alcuni conservatori hanno definito una forza culturale smisurata con un programma progressista che hanno recentemente definito pericoloso. Martedì, il senatore repubblicano del Missouri, Josh Hawley, ha fatto un ulteriore passo avanti, dicendo che prevede di introdurre una legislazione per privare la Disney delle protezioni del copyright quest’anno. I diritti d’autore passerebbero retroattivamente da 95 anni a 56, liberando di fatto altre versioni di Topolino, compresa quella di Fantasia (1940) che è il modello sui cui si basano tutti i Topolini moderni. Quelli creati dal 1966 in poi, come le moderne versioni computerizzate, invece, resterebbero esclusiva della Disney. Per ora il colosso Usa si è rifiutato di commentare. Anche prima della campagna repubblicana contro la Disney, il gigante dell’intrattenimento si stava preparando alla scadenza del suo copyright, affermano gli esperti. Tanto che la Disney, spesso chiamata "la casa del topo", negli ultimi anni sembra aver preso le distanze dal suo personaggio più iconico, utilizzandolo di rado e per progetti minori. L’attenzione dei repubblicani sul diritto d’autore fa parte di una lotta più ampia che l’Elefante ha intrapreso contro la Disney, scatenata all’inizio di questa primavera sulla legge sui diritti ...
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