Mercoledì 8 Maggio 2024

Legato, picchiato e poi bruciato Italiano assassinato alle Canarie

La vittima è Andrea Costa, 42 anni, ex operaio di Cuneo. Sulle isole aveva gestito. un Cannabis club

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GRAN CANARIA

Picchiato dopo una lite nel cuore della notte, ammanettato, legato e lasciato morire in casa. È la terribile fine di un 42enne originario di Cuneo, Andrea Costa (nella foto), ex operaio metalmeccanico, da un anno sull’isola di Gran Canaria, dove per qualche mese aveva gestito un ‘Cannabis club’, chiuso all’inizio dell’estate. I suoi aguzzini l’avrebbero abbandonato dopo averlo pestato a sangue, nell’appartamento che la vittima condivideva con uno di loro. Dopo averlo trovato senza vita l’hanno caricato sulla sua auto, una Lancia, alla quale poi hanno dato fuoco. La notizia, rimbalzata dalla Spagna e pubblicata da alcune testate web locali, è stata confermata nella frazione cuneese dove Costa viveva fino a un anno fa, con la moglie e un figlio minorenne. Secondo i media spagnoli, per la morte del 42enne tre persone sono state arrestate e altre cinque indagate: sono accusate, a vario titolo, di omicidio, occultamento di cadavere e omissione di soccorso. La vittima, secondo quanto si apprende, aveva lasciato un anno fa il lavoro alla Michelin di Cuneo, licenziandosi. Con la liquidazione aveva aperto un ‘Cannabis club’ sull’isola, a Carrizal. La moglie l’aveva seguito in Spagna, dove la coppia di era sposata, a Vecindario, ma qualche mese fa aveva fatto rientro in Italia per riprendere la sua attività lavorativa.

Costa era invece rimasto a Gran Canaria cercando un altro lavoro, come cuoco o cameriere; nel frattempo percepiva un sussidio di disoccupazione. Secondo la ricostruzione del delitto fatta dalla Guardia Civil e dalla Polizia Giudiziaria di Vecindario, gli 8 indagati, tutti spagnoli, sabato scorso avrebbero consumato droga prima di mettersi a tavola in un ristorante e poi si sarebbero allontanati senza pagare il conto, lasciando Costa da solo nel locale. A tarda notte l’italiano si è ricongiunto con il gruppo e sarebbe scoppiato un violento litigio tra lui e il suo compagno di appartamento, David José. Quest’ultimo lo avrebbe picchiato, ammanettato e nascosto in casa per oltre 24 ore, fino alla morte. Poi avrebbe dato fuoco all’auto della vittima per nascondere l’omicidio. La scoperta dell’auto bruciata con all’interno il cadavere di Costa risale a lunedì, ma l’identificazione è avvenuta nei giorni successivi.

red. est.