Venerdì 26 Aprile 2024

La stagione per aprire le trattative

Mario

Arpino

’Operazione Speciale’ sinora è stata caratterizzata da un’incredibile girandola di generali che lo zar, ansioso di dare al popolo tangibile, concreta e continua evidenza del suo potere, ha continuato ad avvicendare. In campo ucraino Zelensky, che in termini di uomini e vertici ha assai meno da scialare, ha dimostrato una stabilità molto più coerente con il tempo di guerra. Ora, con le operazioni già in fase di stallo, sta per subentrare un generale più credibile del dimissionato Valery Gerasimov, o dell’inavvicinabile Segej Shoigu, che condivide con lo zar il ’tasto rosso’ della valigetta. Ed è perfino più celebre del generale Valery Zalunznyj, l’eroe nazionale

ucraino che ha fermato e messo nei guai l’esercito russo, numericamente preponderante. Il

Generale Inverno è alle porte. Sarà lui a prendere il comando, gestendolo a piacimento: agevolando uno dei contendenti oppure ’congelandoli’ entrambi.

Nella Storia, lo hanno imparato Napoleone, prima fermato nello slancio e poi respinto, e lo stesso Hitler, bloccato sulla via di

Smolensk quando già si avvicinava a Mosca. Anche gli italiani ne sanno qualcosa, circondati e bloccati proprio in quel Donbass di cui sappiamo tutto, senza però ricordare che c’eravamo anche noi. La crisi e la stanchezza già si notano, i soldati non potranno svernare nei gelidi blindati e vengono ritirati, la carenza energetica, assieme ai pochi missili ancora disponibili, sta colpendo le

città ucraine, il maltempo, la nebbia e le nubi basse impediranno alle due aviazioni l’attività di supporto ravvicinato e tutto il fronte finirà per congelarsi. C’è un unico elemento positivo, se i

contendenti vorranno e sapranno sfruttarlo.

Infatti, il Generale Inverno potrebbe costituire, per entrambi i contendenti, un buon alibi per iniziare a trattare. Salvando la faccia.