Lunedì 29 Aprile 2024

La fine di un incubo Abbraccia la figlia dopo due anni di coma "La famiglia è riunita"

È tornata a casa la 39enne che ebbe un arresto cardiaco mentre era incinta. La bimba nacque col cesareo: la mamma l’ha vista ora per la prima volta. dopo essersi risvegliata anche grazie alla musica di Gianna Nannini

di Lucia Bigozzi

"Cristina è qui, ora la mia famiglia è riunita", riesce a dire Gabriele Succi, 43 anni, tra la commozione che ferma in gola le parole. Le mani accarezzano il volto di Cristina Rosi, 39 anni, la moglie che due anni fa subì un arresto cardiaco prolungato al settimo mese di gravidanza. Ieri è tornata nella villetta dove viveva con il marito, in attesa della figlia a lungo desiderata.

Era il 23 luglio 2020 quando per la giovane madre, operaia in una fabbrica alle porte di Arezzo, si aprì il buio del coma. Caterina fu fatta nascere con parto cesareo, ma Cristina non ha mai assistito al momento più atteso: il primo vagito, la vita che si rinnova. Nel buio del coma è rimasta per mesi, nel tempo dilatato tra reparti neurologici e letti in Rianimazione a combattere per la vita. Madre e figlia non hanno mollato, anche quando tutto sembrava precipitare. Due percorsi paralleli, sulle montagne russe di prove durissime. L’arresto cardiaco ha provocato gravi danni neurologici a Cristina e Caterina e lasciato segni evidenti, ma non ha spezzato il filo che le unisce. Cristina Rosi è rientrata a casa dall’istituto aretino dove ha seguito un programma di riabilitazione, accolta dalla madre Mirella e da Gabriele.

Ora, la carrozzina è il suo nuovo punto di osservazione sul mondo. L’incontro con Caterina che le viene adagiata tra le braccia ha qualcosa di eterno, un momento unico, un’alchimia d’amore che esiste solo tra madre e figlia e non servono parole. È fatto di sguardi, sorrisi, contatto. Mani che si toccano, dopo due anni di percorsi paralleli e sofferenza. Cristina sorride ed è come se il tempo si fermasse sul terrazzino che affaccia sul giardino. La piccola Caterina si abbandona al calore del corpo della madre: silenzio tutt’intorno. "Bentornata, amore mio", sussurra tra le lacrime mamma Mirella, rimasta al suo fianco negli otto mesi passati in una clinica specializzata in riabilitazione in Austria.

È qui che un anno fa, Cristina si è risvegliata dal coma e ha pronunciato la parola "mamma" tra lo stupore di medici e familiari. Nel lento e faticoso recupero l’hanno accompagnata le canzoni di Gianna Nannini di cui Cristina è fan ’irriducibile’. Non solo: la rockstar senese ha registrato per lei due messaggi audio e un video il giorno in cui la 39enne ha potuto vedere per la prima volta la piccola Caterina. Tre mesi fa, la Nannini ha incontrato Gabriele Succi prima del concerto a Firenze, ha firmato la t-shirt per Cristina e le ha mandato un video-saluto.

"Cristina, continua a combattere come stai facendo. Ti abbraccio forte", è l’augurio di Fabio Concato che con la moglie Elisabetta è legato alla famiglia Rosi da un’amicizia lunga quarant’anni. "Mi ricordo con gioia le vacanze estive trascorse nella campagna aretina con mia figlia e Cristina che giocavano insieme. Con gli anni, forse, ci siamo visti più di rado, ma siamo sempre rimasti in contatto", aggiunge il cantautore.

La vicenda della giovane madre e della sua bambina ha commosso migliaia di persone che hanno aderito alla raccolta fondi aperta dal marito sulla piattaforma web GoFundMe per sostenere le cure specialistiche di moglie e figlia. Niente sarà più come prima, ma Cristina, Caterina e Gabriele non sono soli.