di Marco Santangelo L’acqua scroscia sul parabrezza, mentre il brusio ovattato delle voci degli automobilisti in preda alla paura ci avvisa che qualcosa di grave è appena successo. Alziamo lo sguardo sull’A14: lontano, davanti ai nostri occhi, una striscia d’acqua torbida. Il Montone è esondato e l’acqua ha invaso entrambe le corsie per centinaia di metri. Nessuno sa cosa fare. Sono quasi le otto del mattino ed è l’inizio di una giornata da incubo sulle strade. Da più di un’ora siamo imbottigliati nel traffico tra Faenza e Forlì. Il navigatore satellitare non segnala incidenti, il tempo d’arrivo resta invariato: trenta minuti...
CronacaLa A14 peggio di un fiume Gli elicotteri in soccorso "Via dalle auto, tornate indietro"