Mercoledì 24 Aprile 2024

Kane e gli altri 86mila ultracentenari L’elisir di lunga vita è in Giappone

La donna più anziana al mondo ha appena compiuto 119 anni. "Il mio segreto? Dormire sonni tranquilli". Il Paese del Sol Levante ha il record degli over 100: nel 1963 erano solo 153, ora si sono moltiplicati

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di Viviana Ponchia

Ogni anno attorno al 2 gennaio, mentre lei festeggia il compleanno stappando una lattina di Coca Cola, siamo qui a tifare per lei. E a domandarci quale sia il suo segreto. Niente sport, solo whisky e sigari raccomandava Churchill, morto a 90 anni ma in pessima salute da almeno dieci. A 119 anni la giapponese Kane Tanaka è la persona più vecchia del mondo e sta benissimo nel ruolo di decana dell’umanità. Si concede qualche bibita frizzante, ma per il resto fa la gioia dei gerontologi, che consigliano di seguire il suo esempio a chi ha ambizioni di longevità.

L’ultima vivente nata nel 1903, sopravvissuta a cinque imperatori, due Guerre Mondiali, tre pandemie, una bomba atomica, un marito, molti figli e un tumore, deve la benevolenza del tempo un po’ all’indole pacifica e al comportamento virtuoso, un po’ alla fortuna. Il segreto è saper scegliere con intelligenza i propri antenati, diceva Prezzolini. Aveva ragione (e qui potremmo fermarci). Se poi sono giapponesi è meglio, di Okinawa il massimo. Aiuta anche un nonno degli altipiani peruviani o un contadino dell’Ogliastra, specie se è rimasto piegato nell’orto fino agli ultimi giorni.

Però il Giappone batte tutti. È lì che vanno in visibilio i cacciatori di centenari trascurando l’altra faccia della medaglia: nel paese dei ciliegi si invecchia smodatamente mentre i ventenni sono meno dell’1% della popolazione, tutto non si può avere. Quando fu condotto il primo censimento, era il 1963, ne contarono 153. Nel 2021 il Ministero della salute si è fatto bello con il resto del mondo: sono saliti a 85.510, 6.060 in più rispetto all’anno prima. E nella stragrande maggioranza sono donne, con un’aspettativa media di vita di 87,74 anni. È gente che non sta mai ferma, spiegano gli esperti. Nel corpo e nella mente. Gente che non ha mai visto una palestra, che ha usato la macchina solo per i lunghi spostamenti. Movimento dolce e costante. Unito a un lavoro che appassiona anche dopo la pensione, allo spirito di appartenenza alla comunità e all’Ikigai, parola intraducibile che significa vivere senza stress seguendo la propria missione. Qualche motivo di agitazione la signora Tanaka lo ha trovato nel suo cammino, senza però farne un dramma. Nacque prematura, settima di nove fratelli, e a 19 anni sposò il cugino Hideo da cui ebbe due figli, due figlie e una terza adottata. Le bambine, premature anche loro, se andarono in tenera età, l’ultima rimasta a 23 anni. Tanta morte ma anche tanta vita. Prima il lavoro nel negozio di torte di riso e noodles, poi un negozio di fiori. E i viaggi, dall’Italia agli Stati Uniti. L’operazione di cataratta. Il tumore al colon a 103 anni. Dal 2005 vive in una residenza per anziani ed è contenta così. Per il corpo brevi passeggiate, per la mente giochi di società, calligrafia e operazioni matematiche.

Genetica, Giappone, stile di vita e naturalmente alimentazione. Tre pasti al giorno basati su riso, pesce e zuppe, tanta acqua, un po’ di cioccolato, tre caffè in lattina la giorno e qualche bevanda zuccherata. E’ lei a dire ai gerontologi di darsi una calmata, la soluzione è semplice: "Cibo delizioso, buon sonno, studio, famiglia e speranza". Cosa altro chiedere alla vita? Arrivare ai 120, magari.