Lunedì 20 Maggio 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Esteri

Israele avanza a Gaza. Bombe sui campi profughi, si combatte nelle strade. Morti due bambini francesi

Centinaia di vittime a Jabalia, il partito di Abu Mazen proclama la "giornata della rabbia". Il ministro Gallant: colpiamo solo i nidi del terrore, ma l’esercito sta pagando un duro prezzo.

Israele avanza a Gaza. Bombe sui campi profughi, si combatte nelle strade. Morti due bambini francesi

Israele avanza a Gaza. Bombe sui campi profughi, si combatte nelle strade. Morti due bambini francesi

Cadono le bombe su Gaza, anche sui campi profughi di Jabalia, Al Shati e Nuseirat, considerati dalla Difesa israeliana "nidi del terrore" e il conto delle vittime sale a 8.525 mentre l’operazione di terra nel nord della Striscia avanza metodicamente su tre direttrici. Le forze di Tsahal sono entrate di ben 5 chilometri lungo la costa, fino ad Al Bahar, all’altezza del quartiere di Jabalia; di un chilometro verso Beit Hanoun e, poco a sud di Gaza City, i tank hanno raggiunto la Salah al Deen road e sono quindi a metà strada dal tagliare la Striscia in due.

La notizia di ieri è il bombardamento del campo profughi di Jabalia, che fino allo scorso anno ospitava 116mila persone. Secondo Hamas, il campo è stato centrato da sei bombe che hanno fatto almeno 50 morti e 150 feriti. Ma le stime variano e per alcune fonti palestinesi il conto di morti e feriti sarebbe di 450. Fatah, il partito del presidente palestinese Abu Mazen, ha proclamato per oggi la "giornata della rabbia" in Cisgiordania per protestare contro l’attacco.

L’esercito israeliano ha rivendicato l’attacco "contro una infrastruttura terroristica che apparteneva al Battaglione centrale" di Hamas. "Caccia dell’Idf, sulla base di intelligence dell’Israel Security authority – ha detto l’esercito israeliano – hanno ucciso Ibrahim Biari, comandante del battaglione di Hamas Jabalia centrale. Biari era uno dei leader responsabili per aver inviato terroristi Nukbha per l’attacco del 7 ottobre. Un gran numero di terroristi sono stati uccisi. La infrastruttura terroristica che si trovava sotto agli edifici civili, usata dai terroristi, è crollata dopo l’attacco". Ma l’uccisione di Biari è stata negata da Hamas.

Tra i morti di ieri anche due bambini francesi, mentre la madre e un altro fratello sono rimasti feriti. Per la popolazione non c’è riparo, dato che Israele colpisce tutti gli obiettivi che ritiene e Hamas ha ribadito che "i tunnel di Gaza sono destinati solo ai combattenti: tocca all’Onu proteggere i profughi". In un contesto nel quale manca tutto, ieri sono entrati oltre 60 camion di aiuti e l’autorità di frontiera palestinese ha confermato che oggi 81 cittadini di Gaza gravemente feriti potranno entrare in Egitto per essere curati.

Di sicuro gli israeliani vanno avanti con la loro operazione anche se il Qatar li ha avvertiti che "gli attacchi su larga scala a Gaza minano la sua mediazione". "L’obiettivo israeliano – osserva Alessandro Marrone, direttore del programma Difesa dello Iai – è realisticamente quello di eliminare il più possibile la capacità militare di Hamas. L’esercito israeliano avanza così quartiere per quartiere, isolato per isolato, con una azione la cui ratio operativa è andare a cercare le roccaforti di Hamas e attaccarle, cercando di snidare i combattenti nemici facendoli uscire dai tunnel e i bunker per eliminarne il più possibile. Per questo usa largamente anche aviazione e artiglieria sugli edifici sospetti. Gli israeliani muovono su tre direttrici per stringere Gaza City in un perimetro, per evitare che i terroristi passano fuggire, e poi “ripuliscono“ una area per volta. È una operazione costosa e lunga". E infatti: "L’esercito sta ottenendo significativi risultati nelle operazione di terra nella Striscia ma sta pagando un duro prezzo", ha detto ieri il ministro della Difesa Yoav Gallant. Ma è una frazione di quanto pagano i palestinesi, e a Netanyahu questo basta.