Martedì 30 Aprile 2024

Insulti a Draghi sul palco di Leu Speranza è costretto a scusarsi

Alla festa di Articolo Uno, Travaglio si scaglia contro il premier: "Figlio di papà che non capisce un c...". La platea ride e applaude, scoppia la polemica. La Lega attacca: "Il ministro rifletta e lasci il governo"

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di Ettore Maria Colombo

La frase del direttore del Fatto quotidiano, Marco Travaglio ("Mario Draghi è un figlio di papà che non capisce un c... di sanità, di sociale, di vaccini") crea un immediato scalpore e un fiume di polemiche, anche perché Mario Draghi ha perso il padre a 15 anni e la madre a 19 anni ed è stato cresciuto da una zia. Le giustificazioni di chi lo ospitava, la Festa nazionale di Articolo Uno (il movimento ‘di sinistra’ a sinistra del Pd guidato da Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani) sono imbarazzate.

Travaglio parla domenica, sotto un sole cocente, per presentare la sua ultima fatica letteraria, I segreti del Conticidio, alla festa nazionale di Articolo Uno che si svolge al Parco Cevenini di Bologna. Di gente in platea ce n’è davvero tanta.

Travaglio tira fuori la boutade, di cui dopo dirà non essersi pentito affatto, in platea tutti applaudono, molti ridono di gusto, la sua interlocutrice – la direttora del sito e responsabile comunicazione di Articolo Uno, Chiara Geloni – non controbatte, anzi: gli sorride e, più tardi, giustificherà in tutto e per tutto l’uscita di Travaglio.

Subito, però, monta la polemica. Twitter erutta fuoco contro Travaglio. A onor del vero, da Iv – dal capogruppo al Senato, Davide Faraone, fino al leader, Matteo Renzi – sono ben felici di poter cogliere in castagna il loro nemico, ma certo è che il tam-tam rende il video virale. Renzi segna un goal a porta vuota: "parole offensive e deliranti che dimostrano come il direttore del Fatto sia semplicemente un uomo vergognoso. Stupisce che ancora venga pagato per insultare tutti a reti unificate. Solidarietà al presidente".

Renzi vuole cacciare Travaglio dalla tv, la Lega vuole cacciare, come si sa, Speranza, ministro e leader di Articolo Uno, dal governo. Dal vicesegretario Lorenzo Fontana ai capigruppo di Camera e Senato, Molinari e Romeo, partono caldi inviti a Speranza: "Rifletta e si dimetta" mentre sia dal Pd che da Iv si chiedono a Speranza come a tutti i dirigenti di Articolo Uno "parole di netta dissociazione" che non arrivano.

Il guaio, infatti, è che le reazioni dei dirigenti di Articolo Uno latitano per ore o non ci sono affatto. Proprio Speranza, domenica sera era sul palco con Romano Prodi per discutere, pensoso, sul "Mondo che cambia": non dice una parola.

Poi, il giorno dopo, costretto a parlare dalle critiche che montano e tracimano, si limita a un generico "frase infelice che non ci rappresenta". E infine: "Articolo Uno sostiene convintamente l’azione del governo". Di certo, un po’ pochino. Il problema è la violenza verbale, e quasi ‘fisica’, della frase di Travaglio verso Draghi.

C’è da registrare il pensoso silenzio di Bersani e Massimo D’Alema, nonostante Renzi chieda loro di "prendere le distanze" dalle parole pronunciate da Travaglio.

Infine, impressiona la reazione del pubblico: nel video, mentre Travaglio parla, si vede che è tutto un ridere, applaudire, un darsi di gomito convinti.