
Inizia sabato il cicloreportage letterario di QN nei luoghi del grande scrittore scomparso nel 1991. Le cinque tappe dell’autore di “Jack Frusciante è uscito dal gruppo“ lungo il Po e attraverso la pianura.
La ‘esse’ è minuscola: scrittore. Sulla lapide, nel cimitero di Correggio, provincia reggiana e padana spezzata dal primo caldo, la dicitura è per sempre legata al nome di Pier Vittorio Tondelli: scrittore. Accanto, un altro scrittore, Enrico Brizzi, ha un fiore in mano. Enrico mi manda un messaggio: "Senza parole". Il viaggio fisico, da Torino a Correggio e poi Bologna, finisce così. Il viaggio letterario invece inizia: Brizzi racconta Tondelli per i nostri lettori. L’autore (fra i tanti lavori) di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, Bastogne e Tu che sei di me la miglior parte attraversa fisicamente i luoghi, le persone e le pagine di Vicky, detto anche ‘Pvt’. E lo fa con un cicloreportage che accompagnerà Quotidiano Nazionale per cinque sabati consecutivi a partire dal 5 luglio in questa estate arroventata.
Salito con la fida bicicletta e bagagli da cicloviaggio al Salone del Libro di Torino, Brizzi scende fino a Correggio e poi nella sua Bologna per un pellegrinaggio tondelliano: a settembre, il 14 settembre, ricorrono i 70 anni dalla nascita di Pvt, morto nel 1991, troppo presto, poco prima del Natale. E a fine estate uscirà anche un libro di Brizzi, Supertondelli (Harper & Collins). Ma prima ecco questo reportage di viaggio esclusivo lungo il Po e attraverso la pianura, in un viaggio con gli accenti scanditi da Brizzi, Vicky (che iniziò a collaborare con il Resto del Carlino nel febbraio 1980 e poi tenne un diario dei suoi giorno di naja anche su La Nazione) e dai grandi scrittori di queste terre: Guareschi, Zavattini, Bertolucci.
Per Enrico Brizzi Pier Vittorio Tondelli è "l’autore più influente". E il racconto per QN si dipanerà dunque sul doppio binario del cicloviaggio e della storia di Tondelli, mettendo in luce da una parte le motivazioni personali che legano Brizzi all’autore, dall’altra "il ruolo dello stesso Tondelli come narratore di un tempo – gli anni Ottanta – e dei suoi luoghi decisivi – Bologna, Firenze, Rimini – a cominciare dai pezzi usciti su il Resto del Carlino e La Nazione", dice Brizzi.
L’esordio, titolato Warriors a Correggio, iniziava così: "A Correggio una quindicina di ragazzi molto giovani s’è presa la briga di fare carnevale senza avvertire nessuno, senza finanziamenti, senza manifesti per le vie del borgo o strombazzamenti in giro, nessuna radio libera ha messo lo zampino, nessun inviato stampa. Così un sabato pomeriggio la gente si vede arrivare in piazza un carro trainato da una povera ciuca, gente stranissima ma riconoscibile, due oche tenute al guinzaglio e lerce di pantano, qualche gallina che razzola i coriandoli e scavalca i ranghi scassati della processione dietro ai bambinetti che provocano, i crudeli, facendo coccodè".
Corsi e ricorsi. Jack Frusciante, il primo libro di Brizzi, è stato pubblicato da Transeuropa, la stessa casa editrice per la quale Pier Vittorio Tondelli curò fra ’86 e ’90 tre antologie di giovani narratori, e allo scrittore da poco scomparso Brizzi dedicò quel romanzo. Poi Enrico ha spaziato dal romanzo classico alla narrazione di viaggio, non di rado ispirata a cammini compiuti in prima persona, come i pellegrinaggi lungo la Via Francigena, a Gerusalemme e Santiago, o Italica 150, l’itinerario da oltre 2000 chilometri fra l’Alto Adige e la Sicilia percorso per i 150 anni dell’unità nazionale. La bicicletta è compagna di viaggi letterari: dal percorso lungo il Danubio seguendo le tracce del britannico Leigh Fermor nasce Buone notizie dal vecchio mondo, la ripetizione del ‘giretto’ di Guareschi del ’41 ispira Il fantasma in bicicletta.
A trent’anni e parecchi titoli dall’esordio, l’autore bolognese esce con Due, il seguito della storia di Alex e Aidi. E si arriva a oggi, al progetto per il nostro gruppo editoriale: la presentazione di Due al Salone di Torino è l’occasione per intraprendere un cicloviaggio da cinquecento chilometri che si snoda fra il massimo evento nazionale dedicato ai libri, dove Tondelli presentò nell’edizione 1989 il suo ultimo romanzo Camere separate, Correggio, dove lo scrittore è nato e riposa, e Bologna, la città dei suoi studi universitari, della prima casa fra amici e delle prime collaborazioni giornalistiche. Buona lettura.