Il Parlamento francese
ha approvato giovedì
a larghissima maggioranza un disegno di legge che punisce
la discriminazione basata sull’accento. Il testo – sostenuto dal Governo – e adottato in prima lettura in Assemblea nazionale con 98 voti favorevoli e 3 contrari punta a identificare l’accento come
una delle cause
di discriminazione punite per legge, così come l’origine etnica, il sesso
o la disabilità.
La pena può arrivare
a tre anni di reclusione
e una multa
di 45 mila euro.
E anche in Parlamento non sono mancate
le testimonianze dirette di discriminazione subite a causa dell’accento.
In particolare, la deputata della Polinesia francese, Maina Sage,
ha denunciato
una "forma di razzismo", evocando le difficoltà che possono incontrare le persone che parlano, come lei, con intonazioni d’Oltremare. Patricia Miralle’s ( del partito
di Macron), figlia
di rimpatriati dal Nord Africa, ha parlato
del doloroso ricordo
della "derisione"
per l’accento "nero".