
Una scuola più concreta, pragmatica, pronta a intercettare e rispondere alle svariate esigenze del mondo del lavoro. Queste le attese in materia di istruzione, fotografate da un sondaggio della Swg sul tema ‘Gli Italiani e la scuola. Percezioni ed aspettative all’inizio del nuovo anno scolastico’.
L’analisi – realizzata su un campione rappresentativo di 800 cittadini maggiorenni – sottolinea in primis la richiesta di intensificare il legame tra insegnamento e preparazione alla professione, in particolare per quanto attiene alla formazione tecnica. Un settore che per il 39% degli interpellati dovrebbe diventare oggetto di una riforma mirata, per mantenere il passo con le esigenze della società contemporanea.
La maggioranza degli intervistati ritiene infatti indispensabile una scuola in grado di trasmettere agli studenti conoscenze pratico-operative che – partendo dal sapere scientifico – puntino dritto al “saper fare“. Non a caso le attività di laboratorio (53 %), gli esempi pratici e i casi di studio (45%) sono considerati, le modalità di studio più efficaci nella Secondaria. "Dalla scuola – affermano le conclusioni dell’indagine condotta da Swg – ci si aspetta soprattutto la trasmissione di un sapere pratico-operativo e scientifico, con metodologie che, in particolare nelle scuole secondarie, dovrebbero preferire un approccio molto concreto, sperimentale, capace di mostrare esempi ed applicazioni di quanto si sta insegnando".
Stando ai risultati del sondaggio, oltre a insegnare "la cultura del lavoro", la scuola dovrebbe fornire l’opportunità di personalizzare i percorsi di studio. Per l’82% degli intervistati andrebbe maggiormente favorita la presenza di docenti -tutor che – in stretta collaborazione con gli altri insegnanti – modellino i programmi educativi basandoli sulle singole potenzialità degli studenti. Anche la possibilità di offrire ai giovani esperienze di scambio e stage all’estero è vista positivamente da più dell’80% della popolazione campione, nell’ottica di ampliare le prospettive culturali degli alunni e fornire le competenze pratiche richieste da un mondo sempre più globalizzato. Il futuro guarda quindi a una scuola a tutto tondo, che apre tangibilmente a stage e interazioni dirette con professionisti ed esperienze lavorative reali.