Giovedì 25 Aprile 2024

Il politico russo anti-guerra Un’altra morte sospetta

Il viceministro Kucherenko ha avuto un malore in aereo. Ipotesi avvelenamento

ROMA

In una conversazione privata aveva definito l’operazione militare speciale "una invasione fascista". Ma a Mosca criticare le guerre di Putin è una mossa ad altissimo rischio, come testimonia la sorte di 13 personalità dell’establishment russo, morte in circostanze sospette nell’ultimo anno e mezzo.

Certo è che il viceministro della Scienza e dell’istruzione superiore, Pyotr Kucherenko, non potrà più criticare Putin: è morto in circostanze sospette dopo essersi sentito male sabato sull’aereo che lo riportava in Russia da Cuba. È la quattordicesima vittima nella lista dei sospetti. "Kucherenko – ha reso noto il Ministero – si è sentito male sull’aereo con cui rientrava, insieme alla delegazione russa, da un viaggio a Cuba. L’aereo ha effettuato un atterraggio a Mineralny Vody, dove sono intervenuti i medici, ma Kucherenko non ha potuto essere salvato".

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto di "non essere al corrente della morte del viceministro".

Ma il sospetto è che il Cremlino sappia bene cosa è successo. Il noto giornalista e documentarista Roman Super, fuggito all’estero, ha reso noto sul suo canale Telegram di aver parlato con Kucherenko "pochi giorni prima di lasciare il Paese", alcuni mesi fa.

Kucherenko gli aveva detto di aver "paura per la sua vita" e lo aveva incoraggiato a partire. "Salvati, e salva la tua famiglia. Lascia il Paese il prima possibile. Non puoi immaginare il grado di brutalità del nostro Paese. In un anno, non riconoscerai la Russia. Andandotene, fai la cosa giusta", gli aveva detto. "Per me – avrebbe spiegato – non è più possibile lasciare la Russia. Hanno preso i nostri passaporti. E non c’è un posto disposto ad accogliere un viceministro russo dopo questa invasione fascista", gli aveva detto, aggiungendo che stava assumendo "antidepressivi e tranquillanti a manciate, anche se non mi aiuta molto". "Dormo a fatica. E mi sento molto male. Siamo stati tutti presi in ostaggio. Nessuno può dire niente. Altrimenti, ci schiacciano come scarafaggi".

Probabilmente qualcuno li ha intercettati, e Kucherenko è finito nella lista di quelli che devono sparire. Possibilmente con l’assunzione di qualche sostanza in un volo lungo 12 ore attraverso l’Atlantico, in modo da evitare che potesse essere salvato come Aleksey Navalny, avvelenato sul volo Tomsk-Mosca. Stavolta, missione tragicamente compiuta.

Alessandro Farruggia