Mercoledì 24 Aprile 2024

Il futuro della Ue si giocherà in Africa

Patrizio

Bianchi

La crisi provocata dal Covid e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia stanno capovolgendo il mondo. Il fragile equilibrio consolidatosi nell’era della globalizzazione viene meno e l’Europa rischia di rimanere schiacciata fra nuove incertezze economiche e nuovi conflitti politici. Tuttavia proprio in questa situazione, in cui gli equilibri Est-Ovest divengono critici, si può affermare la necessità per l’intera Europa di rafforzare quell’asse Nord-Sud, che vede nel Mediterraneo il nuovo baricentro del sistema politico ed economico mondiale.

In questo contesto l’Italia ed in particolare il Mezzogiorno possono trovare l’occasione per divenire motore di un nuovo sviluppo.

Questo implica un nuovo rapporto con l’Africa, continente ricco di energia e terre rare, necessarie per un nuovo sviluppo, ma anche di conflitti antichi. L’Europa e l’Italia possono giocare un ruolo fondamentale, investendo al meglio le risorse del Pnrr, che deve permetterci di costruire un’alleanza per lo sviluppo e la democrazia con tutti i paesi della sponda meridionale.

Per questa prospettiva di sviluppo e pace è fondamentale investire nel capitale umano, nella formazione congiunta di coloro che dovranno essere i leader del cambiamento, aprendo, come aveva proposto Romano Prodi, una Università del Mediterraneo in cui formare giovani di entrambe le aree, che possano condividere percorsi in più sedi a Nord e a Sud del mare. Un’altra proposta, già operativa, è di utilizzare le borse di dottorato previste dal Pnrr per formare una nuova classe dirigente europea ed africana, che possa in tempi brevi guidare il cambiamento.

In questa complessa situazione internazionale si apre lo spazio per un nuovo ruolo di pace e di sviluppo per l’Italia e in particolare per il nostro Mezzogiorno: un passaggio che non possiamo mancare.