
Alan Ruschel è uno dei tre calciatori della Chapecoense sopravvissuti alla tragedia aerea di Medellin nel 2016 – costata la vita a 76 persone –, l’unico ad aver ripreso l’attività professionistica. Ma a sorpresa il club brasiliano, attraverso un comunicato, ha accusato il giocatore di aver tratto "vantaggio dalla tragedia". "È sopravvissuto, è stato benedetto dalla forza divina. L’incidente gli ha dato una notorietà che ha sfruttato, ottenendo notevoli guadagni", si legge. Per questo motivo è in atto una controversia tra il club e il giocatore in merito al risarcimento. Il terzino ha replicato: "Il club afferma che la tragedia mi ha giovato. La mia vita – ha proseguito Ruschel (foto sotto) – doveva continuare ma questo non toglie la responsabilità di quanto accaduto al club. Solo io conosco i traumi che porto con me, la fatica che ho fatto per giocare di nuovo. Oggi ho otto viti nella schiena; non voglio fare la vittima, voglio solo chiarire questa situazione. Dire che la mia vita è andata avanti normalmente è assurdo, non solo per me, ma anche per le famiglie delle vittime di quell’incidente".