Venerdì 26 Aprile 2024

I nidi per strada salvano la vita ai clochard

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Roberto

Giardina

Domani notte il termometro scenderà fino a meno undici a Berlino. Che sarà dei barboni, Obdachlose in tedesco, cioè senza tetto? Non si sa neanche quanti siano, duemila per le statistiche ufficiali, forse invece più di diecimila.

A Ulm, in Baviera, hanno creato gli Ulmer Nest, "nidi" per i barboni, cabine per una persona, dotate di riscaldamento, alimentate a energia solare, con radio e internet. I clochard non sono più quelli di Victor Hugo, hanno il cellulare, anche il laptop, però rischiano sempre di morire assiderati.

I "nidi" hanno sensori che controllano la temperatura, l’umidità e il fumo. Gli ospiti non dovrebbero fumare, ma è un divieto che, si prevede, non verrà rispettato. Nell’ultimo inverno prima della pandemia, in Germania sono morti in dodici per il gelo. Questo gennaio, solo due vittime, uno a Hannover, e un altro a Oldenburg, ma i dati non sono completi. Non si fa abbastanza per loro nella ricca Germania di Frau Angela? Se l’iniziativa di Ulm fa notizia, significa che è un’eccezione. La capacità dei centri di accoglienza a Berlino nelle notti d´inverno è quasi al limite, i letti sono già occupati all’85 per cento. Quando si scende sotto zero, speciali squadre vanno a cercare i barboni, ma molti rifiutano di trasferirsi al sicuro. Negli asili non vengono accettati i cani, e non vogliono abbandonare il loro migliore amico. Perché non chiudere un occhio e salvare una vita?