Mercoledì 24 Aprile 2024

Venduto l’hotel più antico di Venezia: il Danieli finisce in mano a Bill Gates

L’albergo ha visto sfilare i grandi della cultura degli ultimi tre secoli. Tra gli ospiti anche Dickens e Chaplin

L’hotel Danieli a Venezia è uno dei più sfarzosi della Serenissima

L’hotel Danieli a Venezia è uno dei più sfarzosi della Serenissima

A chi temeva che nel dopo pandemia la Laguna finisse in mani cinesi risponde Bill Gates. Il fondatore di Microsoft, sul podio degli uomini più ricchi al mondo, ha comprato attraverso una delle sue società un must dell’ospitalità, l’Hotel Danieli, il più antico e glorioso albergo della città, che compie 200 anni. Dal gruppo Marriott entrerà a far parte dell’ancor più prestigiosa catena Four Seasons, 130 strutture di lusso in tutto il mondo comprese quelle italiane di Firenze, Milano e Taormina, acquistata dall’imprenditore americano per 2,2 miliardi di dollari. Con lui in società il principe saudita Al-Waleed bin Talal – anche lui niente male come finanze, cinquantesimo al mondo secondo Bloomberg – e Isadore Sharp, ormai novantenne fondatore di Four Seasons sessant’anni fa.

I lavori sui tre palazzi che costituiscono il Danieli, guidati dal designer Pierre-Yves Rochon, costeranno circa 30 milioni di euro e saranno conclusi nel 2024, quando si stima che il valore dell’albergo possa raggiungere i 500 milioni; le stanze saranno 200, con le prestigiose suite che si affacciano su Riva degli Schiavoni a due passi da Rialto e da San Marco, una vista sulla Laguna che ha incantato personaggi famosi. Il prezzo attuale delle stanze parte da 480 euro a notte; non si conosce ancora il listino di Bil Gates.

L’edificio principale nel quale è nato l’Hotel Danieli è Palazzo Dandolo, trecentesco, icona gotica della Serenissima, eretto dai discendenti del Doge Enrico, che nel 1204 conquistò Costantinopoli. Fin dal ‘500 le stanze ospitarono dignitari e viaggiatori di corte oltre a un teatro. Nel 1822 Giuseppe Dal Niel, detto "Danieli", acquistò l’edificio e lo tramutò in un albergo che fin da subito fu un riferimento sociale e culturale della città.

E un tempio per l’amore: dal 1° gennaio 1834 la stanza numero 10 vide la turbolenta relazione fra la scrittrice francese George Sand e il più giovane poeta Alfred De Musset: scandalosa perché la donna era già sposata e aveva due figli e tempestosa perché le continue visite di un medico veneziano alla donna, Pietro Pagello, portarono a un ménage à trois che fu risolto da De Musset col ritorno a Parigi. Eppure l’anno dopo la scrittrice pubblicò Elle et lui sulla storia d’amore con il giovane collega.

Altre figure iconiche hanno fatto del Danieli la loro alcova e lo scenario per giurarsi l’amore: Gabriele d’Annunzio ed Eleonora Duse scatenarono qui la loro passione, e sempre a Palazzo Dandolo, il 3 settembre 1957, Aristotele Onassis, armatore greco, conobbe Maria Callas, la più grande cantante lirica di sempre: quella notte di piacere convinse la soprano a lasciare il marito e a gettarsi fra le braccia del miliardario, che però dopo qualche anno invece che lei sposò la vedova di Kennedy, Jacqueline.

Su Riva degli Schiavoni, qualche settimana fa, anche Matteo Giunta ha chiesto di sposare Federica Pellegrini: speriamo che le vada meglio che all’altra Divina. I passaggi di proorteà hanno visto inglobare nella struttura Palazzo Casa Nuova (1895) e Palazzo Danieli Excelsior (1948) senza che mai il mito di questo hotel di lusso in una delle città più glamour del mondo venisse scalfito. Da qui sono passati i maggiori personaggi di tre secoli: da Dickens a Proust, da Wagner a Balzac, da Greta Garbo a Chaplin fino ai tempi nostri: De Niro e Carrey, Caine e Roger Moore (che vi ha girato un James Bond), Johnny Depp e Angelina Jolie (protagonisti di "The tourist", altro film realizzato in queste stanze), Kristen Stewart e Hillary Clinton sono clienti quasi abituali. E di certo Bill Gates non è tipo da invertire questa rotta.