Giovedì 25 Aprile 2024

Green pass per ritirare la pensione Una Babele di regole: così è il caos

Il governo firma il Dpcm anti No vax, ma il giro di vite complica la vita a tutti. Dietrofront sui supermercati

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di Alessandro Farruggia

Dopo la mini multa di 100 euro per gli ultracinquantenni che non si vaccinano – una barzelletta – il Dpcm che stabilisce le attività esentate dall’allargamento dell’obbligo di Green pass previsto dal 1° febbraio, fa scattare uno schizofrenico giro di vite. Un percorso ad ostacoli anche per il cittadino vaccinato, che colpirà il commercio e le attività industriali a monte e che complicherà solo nominalmente la vita ai No vax ’ideologici’ ma in larga parte – a differenza dell’obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni e per le norme per il lavoro – non li spingerà a vaccinarsi. Fallendo così nei suoi obiettivi.

CONTRORDINE SUPERMERCATI

La questione dei supermercati che sono tra le attività di vendita al dettaglio esentate è stato il primo pasticcio. "È consentito l’accesso senza Green pass alle attività di commercio al dettaglio in esercizi con prevalenza di prodotti alimentari e bevande. È escluso in ogni caso il consumo sul posto". L’interpretazione prevalente è: si possono acquistare solo generi alimentari e a caldo si parla di verifiche e controlli a campione (la pasta sì, la padella no, la verdura si, la pellicola trasparente no?). Ovviamente ineseguibili da parte delle forze dell’ordine. E così ieri è arrivata la marcia indietro di Palazzo Chigi, con le consuete FAQ: "Coloro che accedono agli esercizi commerciali esenti dal Green pass, previsti dall’allegato del decreto del 21 gennaio 2022, possono acquistare ogni tipo di merce in essi venduta? – si chiede nella Faq –. Sì, l’accesso ai predetti esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal citato decreto del presidente del Consiglio dei ministri". Ci si poteva pensare prima.

EDICOLE ESENTI A METÀ

Nell’allegato al Dpcm non ci sono le edicole tra le attività esentate dal Green pass. Il che sembra assurdo visto che si tratta di attività all’aperto. "Ritenevamo esagerato escludere dall’esonero di esibire il Green pass anche le edicole al chiuso, visto che si entra uno alla volta con la mascherina, per pochi secondi, e poi si esce – dice Ermanno Anselmi, coordinatore nazionale Fenagi, Federazione nazionale giornalai, della Confesercenti– , ora che sono state escluse anche quelle su strada, lo trovo incredibile". E infatti era incredibile. Ma anche qui Chigi ha precisato: l’obbligo è solo per le rivendite di giornali al chiuso, nelle edicole, che sono all’aperto, non serve il Green pass dato che l’articolo 1 del Dpcm riguarda solo "l’ambito dei servizi e delle attività che si svolgono al chiuso". Anche qui, si poteva chiarire prima, e comunque, è sommamente improbabile che un cliente dotato di mascherina prenda il Covid nei pochi secondi che servono per acquistare un giornale o una rivista, anche al chiuso. Il fine è chiaramente complicare la vita ai non vaccinati, il problema è che la si complica anche ai vaccinati.

TABACCHERIE

E LIBRERIE ESCLUSE

I tabaccai sono sul sentiero di guerra. "Contestiamo la decisione del Governo e ribadiamo che no, non è possibile controllare la certificazione vaccinale a tutti i nostri clienti. Non finisce qui", promette il presidente nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Giovanni Risso. Delusi anche i librai, per i quali c’è obbligo di Green pass. Ma non solo loro. "L’elenco delle esenzioni – dice Confesercenti – è carente e dovrebbe ricomprendere altre attività come i negozi di abbigliamento e calzature e le tabaccherie".

PENSIONI SOLO CON PASS

Non sarà possibile andare in un ufficio postale a ritirare la pensione se non si ha il Green pass. È saltata dunque la norma con la quale erano considerate "esigenze essenziali e primarie" quelle "indifferibili e urgenti connesse alla riscossione, presso gli sportelli di Poste italiane e degli istituti di credito, di pensioni o emolumentii". I pensionati, in larghissima parte vaccinati, ringraziano per le file che ne seguiranno. "Mi auguro che ci possa essere un chiarimento – ha detto il sottosegretario alla salute Andrea Costa –, il ritiro della pensione è un servizio essenziale e va garantito anche all’anziano non vaccinato".