Mercoledì 24 Aprile 2024

Giardini, facciate e arredamento: ultima chiamata. I bonus scadono

Solo la maxi-agevolazione al 110% sarà prorogata. Attenti agli sconti a cui diremo addio a fine anno

Un operaio al lavoro

Un operaio al lavoro

Per un bonus "salvato" anche per il 2022, sia pure maxi dal momento che copre fino al 110% delle spese sostenute per le ristrutturazioni "energetiche" degli edifici, ce ne sono almeno una ventina che a fine anno scadranno e, per i quali, si accettano scommesse: rinnovati o cancellati? Al ministero dell’Economia si sfoglia la margherita e, soprattutto, si fanno i conti. Il rifinanziamento del Superbonus al 110% costerà, infatti, molto di più del previsto, dal momento che l’incentivo sta viaggiando a pieno regime. E potrebbero farne le spese, giusto per restare nel settore dell’edilizia, gli altri "sconti" fiscali che scadranno fra poche settimane.

Potrebbe essere cancellato, ad esempio, il bonus per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. A fine anno rischiamo di dire addio anche all’ecobonus (al 50 o al 65%) per i lavori di efficientamento degli immobili, un settore tra l’altro già presidiato dal super-incentivo del 110%. Stesso copione per chi ha intenzione di rifare la facciata degli edifici e ha messo gli occhi sulla detrazione del 90%.

Potremmo avere qualche problema in più anche per rimettere a nuovo i giardini che circondano le nostre case o il verde che abbellisce terrazzi e balconi: c’è tempo fino al 31 dicembre per la detrazione del 36%. nel dubbio, meglio affrettarsi. Riflettori puntati anche sulla famiglia. Negli ultimi anni i governi sono stati generosi nel sostenere le spese fatte all’interno delle mura domestiche. Ma dal 2022 dovremo sicuramente dire addio a tre incentivi importanti: il bonus bebè, quello per le mamme e quello per gli asili nido. Saranno tutti sostituiti dall’assegno unico per i figli.

Diremo quasi sicuramente rassegnarci a vivere senza il cashback, che per il momento è stato sospeso per finanziare altri interventi, come quello della riforma della cassa integrazione. Fortemente in bilico il bonus per l’acqua potabile: agevola i cittadini che installano impianti di depurazione per l’acqua riducendo, così, il consumo di plastica. Stesso discorso anche per l’incentivo (fino a mille euro) previsto per chi sostituisce le vecchie docce o rubinetti per risparmiare risorse idriche.

Potrebbero essere cancellate, con il nuovo anno, anche le agevolazioni previste per l’acquisto o l’installazione di zanzariere con schermatura solare (la detrazione era pari al 50%). È scaduta il 6 ottobre scorso, inoltre, la possibilità di presentare la domanda per il bonus-affitti: varato in piena era Covid, prevede un rimborso del 50% dell’ammontare complessivo dello sconto che l’affittuario concede all’inquilino, fino ad un massimo di 1.200 euro.

Non c’è una scadenza precisa, invece, per il bonus tv: fino a 100 euro per coloro che devono cambiare i vecchi apparecchi in vista del passaggio al nuovo sistema digitale. Scadrà quando finiranno le risorse, ma non è escluso un rifinanziamento. Tutt’altro discorso per i bonus destinati all’acquisto di Pc e tablet (dai 200 e i 500 euro per Isee compresi fra 20mila e 50mila euro) e per gli occhiali da vista (50 euro per contribuenti con Isee fino a 10mila euro). Per i più giovani c’è tempo fino a febbraio del 2022 per utilizzare il bonus-cultura (500 euro) di quest’anno, poi si vedrà. Addio anche ai bonus per le bici e i monopattini elettrici: le risorse sono finite. E, dopo le polemiche sulla pericolosità di questi mezzi, forse non è del tutto un male.