Furbetti del cartellino al Cardarelli, 62 indagati. Usato anche un 12enne per 'marcare'

Coinvolti medici, centralinisti e altri dipendenti dell'ospedale di Napoli. Tutti inchiodati dalle telecamere installate dagli investigatori

La polizia all'ospedale Cardarelli di Napoli (Ansa)

La polizia all'ospedale Cardarelli di Napoli (Ansa)

Napoli, 18 luglio 2019 - Ancora furbetti del cartellino. Questa volta all'ospedale Cardarelli di Napoli con la procura che ha notificato 62 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti dipendenti, tra cui anche due medici. A inchiodare il personale sono state le telecamere installate dalla polizia: nei filmati si vedono persone marcare il badge per i colleghi e persino un ragazzino tra i 12 e i 13 anni che 'timbra' per la madre la quale, invece di andare a lavorare, era rimasta comodamente a casa. 

Tra gli indagati anche un sindacalista e il consigliere di un Comune del Napoletano oltre, come detto, a due medici: uno in servizio in pneumologia e l'altro in oncologia. In quest'ultimo reparto, mediamente, mancavano 8-9 dipendenti al giorno. Una situazione, è stato sottolineato dagli investigatori, che ha reso quella sezione molto meno efficace. Sguarnito, o quasi, è risultato anche il reparto centralinisti.

L'inchiesta - che riguarda gli anni tra il 2014 e il 2017 - prende spunto da un'altra attività investigativa, che risale a qualche anno fa, incentrata sulla turnazione autonoma dei lavoratori del centralino del Cardarelli. Da quanto emerso i dipendenti passavano nel rilevatore di presenze 2-3 badge alla volta. Talvolta entravano in servizio, mentre in altre occasioni abbandonavano il posto di lavoro. I reati ipotizzati sono truffa e violazione della cosiddetta 'legge Brunetta'.